Bbva, seconda banca spagnola per attivi, nel secondo trimestre ha visto il proprio utile netto scendere del 57,5% a 505 milioni di euro contro gli 1,19 miliardi di un anno fa, a causa dei massicci accantonamenti (1,43 miliardi,  circa un terzo dei 4,64 miliardi richiesti dalle autorità per quest'anno) che ha effettuato per proteggersi dall'esposizione al mercato immobiliare. Un risultato peggiore di quanto avevano previsto gli analisti, che avevano previsto l'utile a 643 milioni.

Il margine d'interesse netto è risultato leggermente migliore delle previsioni, in aumento del 16% a 3,74 miliardi euro grazie alla crescita dei prestiti in Messico e in altri paesi dell'America Latina, che ha finora consentito di compensare i pesanti effetti della crisi economica e della continua necessità di accantonare risorse per fronteggiare le perdite nel settore immobiliare. E a causa proprio degli accantonamenti, la banca basca ha registrato nella sola Spagna una perdita di 221 milioni di euro nel semestre, mentre in Messico, dove controlla il maggior istituto nazionale, l'utile è salito del 2%.