Banca Carige chiude i primi sei medi del 2012 con un utile netto in crescita del 20,1% a 90,2 milioni rispetto ai 75,2 milioni dello stesso periodo dello scorso anno e un aumento della base clienti di 6.000 unità. Il risparmio complessivamente raccolto dalla clientela, spiega la banca in una nota, si attesta a 50,5 miliardi, in diminuzione del 4% rispetto a giugno 2011 e del 2,9% nel semestre, mentre i crediti concessi a imprese e privati (pari a 25,2 miliardi al netto delle operazioni di natura istituzionale) crescono del 3,2% nell'anno e dell'1,5% rispetto a dicembre 2011.

La raccolta indiretta, pari a 22.868,7 milioni, cala nell’anno del 5,8% e nel semestre del 3%. All’interno, prosegue la nota, il risparmio gestito, pari a 9.660 milioni, diminuisce del 5,2% nell’anno, ma cresce dell’1,4% nel semestre, registrando una ripresa nelle gestioni patrimoniali (+7,9%) e nei prodotti bancario assicurativi (+2,4%), con la componente fondi comuni che rimane invece stabile (-0,2%). Il risparmio amministrato, pari a 13.208,7 milioni, risulta in contrazione sia rispetto a giugno 2011 (-6,3%), sia sul dato di fine anno (-6%).

La raccolta diretta, pari a 27.630,3 milioni, è diminuita nell’anno del 2,4% e del 2,8% nel semestre; la raccolta diretta retail (pari a 20,2 miliardi), sottolinea l'istituto, risulta stabile rispetto a giugno e dicembre 2011, considerando che nel mese di marzo 2012 è stato integralmente convertito in azioni il prestito obbligazionario convertibile per circa 390 milioni.

Il risultato economico, spiegala banca, ha beneficiato della dinamica positiva del margine d’interesse(+13,4% a 422,1 milioni), delle commissioni nette (+7,6% a 158,2 milioni) e del risultato delle poste finanziarie (+33% a 30,6 milioni) che hanno più che compensato l’incremento della rischiosità (93,5 milioni le rettifiche di valore su crediti e altre poste finanziarie). I ratio di vigilanza consolidati si mantengono su livelli adeguati – Core Tier 1 ratio 6,7%, Tier 1 ratio 7,4% e Total Capital ratio 9,9%. Il board di Carige ha varato un programma di acquisto di un numero massimo di 30 milioni di azioni proprie
ordinarie.