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Libor: un conto salato per le banche mondiali

7/13/2012 | Redazione Advisor

6,2 miliardi di dollari per risarcire i danni dovuti alle loro manipolazioni sul tasso interbancario


Le banche mondiali coinvolte nello scandalo delle manipolazioni del Libor - il tasso interbancario fissato giornalmente sul mercato londinese e usato in prevalenza per i prestiti in valute diverse dall'euro - potrebbero dover pagare un conto di 6,2 miliardi di dollari per risarcire i danni dovuti al loro comportamento.


E' quanto scrive il Financial Times Deuschland, citando uno studio di Morgan Stanley, secondo i quali i rischi potenziali da una class action di investitori e controparti finanziarie contro le banche coinvolte sarebbero pari a 17,1 miliardi di dollari (14 miliardi di euro circa) che salgono a 22 miliardi aggiungendo eventuali sanzioni regolatorie.


Sulla base di un tasso di accoglimento delle richieste di risarcimento del 36% registrato in media da contenziosi finanziari dall'inizio della crisi, il risarcimento potenziale è di 6,2 miliardi di dollari, pari a circa 400 milioni per ognuna delle banche coinvolte con somme che vanno a un minimo di 60 milioni a un massimo di 1,1 miliardi a seconda del volume del portafoglio in derivati. La ricerca parte dal presupposto che altre 11 banche saranno sanzionate oltre a Barclays che ha già risarcito 456 milioni di dollari alle autorità statunitensi e britanniche in giugno per la vicenda, anche se gli istituti di credito sotto inchiesta sono al momento circa venti in tutto il mondo.

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