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Per salvare le banche europee necessari 140 miliardi

10/5/2011 | Massimo Morici

E' la stima di Morgan Stanley, dopo che il commissario Ue Olli Rehn ha assicurato al Ft la volontà politica di sostenere gli istituti in difficoltà con l'Esfs, senza però specificare la cifra necessaria


Per salvare le banche Ue potrebbero essere becessari oltre 140 miliardi di euro di capitali freschi da attingere il fondo di stabilità Efsf, una volta che sarà potenziato. Lo stima oggi Morgan Stanley, mentre in Europa cresce la volontà politica di costruire un valido e ampio meccanismo di protezione degli istituti dell'area, in modo da garantirne la solvibilità e rispondere alla necessità di rassicurare i mercati.


Stamane il Financial Times ha pubblicato un'intervista a Olli Rehn (nella foto), commissario Ue per gli affari economici, in cui parlava di una convergenza in Europa sulla necessità di rinforzare i capitali delle banche. "I capitali delle banche europee - ha detto - devono essere rinforzati  in modo da fornire margini di sicurezza supplementari ed in questo modo ridurre l'incertezza". Un'azione concertata, quindi, che "deve essere considerata come parte integrale della strategia globale Ue per reinstaurare la fiducia e superare la crisi".


Rehn, tuttavia, nell'intervista non aveva specificato la cifra necessaria per ricapitalizzare le banche, e in mattinata il suo portavoce ha detto che "non è il caso di speculare sull'ammontare di quanto sarà necessario", visto che "la situazione cambia giorno per giorno", anche se si parla di una cifra dai 100 ai 200 miliardi di euro.


Guardando al complesso del sistema bancario italiano,il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Andrea Beltratti, ha speigato che "le banche italiane hanno dei punti di vantaggio grazie ai depositi, alla raccolta e al collocamento di bond". Parlando di Intesa Sanpaolo, ha aggiunto che l'istituto ha "un livello di liquidità e funding che ci permette di superare questo momento difficile per tutti e di guardare al futuro con serenità", osservando che la banca non ha problemi di patrimonializzazione in questo momento: "Dopo l'aumento di capitale Core Tier 1 oltre il 10% e una posizione di liquidità estremamente precauzionale. Abbiamo un vantaggio comparativo rispetto agli altri".


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