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8/26/2011 | Massimo Morici
Dopo il downgrade di Deutsche Bank di ieri, gli istituti di credito italiani anche oggi incassano una seconda bocciatura. Royal Bank of Scotland ha tagliato in media del 15% le stime degli utili del settore bancario per il triennio 2011 -2013. Le banche, spiegano gli analisti, in cerca di sostegno sul rendimento potrebbero aumentare l'acquisto di titoli di Stato.
"In questo momento siamo del parere che la gravità e la durata prolungata della crisi del sovrano non possano non estendersi all'economia reale", aggiungono gli esperti. Le prospettive nel medio termine, del resto, non fanno ben sperare: gli istituti di credito nei prossimi mesi si troveranno a operare in un contesto macro e operativo difficile, con un Pil debole o assente, una crescita dei prestiti, tassi di interesse bassi nel breve termine e costi di finanziamento alti nel lungo termine.
Nel dettaglio, ecco le stime di Rbs sui principali titoli delle banche presenti a Piazza Affari: Intesa Sanpaolo (rating buy, target price limato da 1,7 a 1,6 euro), Unicredit (hold, target price tagliato da 1,9 a 1,1 euro), Banco Popolare (sell, target price tagliato da 1,5 a 1,1 euro), Mps (sell, target price tagliato da 0,9 a 0,4 euro) e Ubi Banca (sell, target price tagliato da 5,5 a 2,3 euro).
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