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12/27/2012 | Marcella Persola
Consolidamento e riduzione dell'organico. Sono queste le due parole chiave per il 2013 targato canale bancario. Così almeno pensano i rispondenti al barometro realizzato da Ernst & Young.
Secondo la ricerca semestrale, condotta su 270 banche in 11 mercati europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Paesi nordici, Polonia, Spagna, Svizzera, e Regno Unito) e focalizzata su come l’attuale contesto macroeconomico influenzerà nei prossimi sei mesi il settore bancario nel suo insieme, emerge che, a causa delle crescenti preoccupazioni circa l’economia europea e la crisi del debito sovrano, la riduzione dei costi, in particolare la riduzione dell’organico, sarà nei prossimi sei mesi tra le priorità per le banche retail e investment banks.
In particolare il 45% delle banche europee si aspetta una diminuzione nei prossimi sei mesi. E nel Regno Unito e in Olanda la percentuale sale al 70%, mentre le banche nordiche sono più ottimistiche e soltanto il 22% si attende riduzioni drastiche del proprio organico. E non solo.
Oltre alla riduzione dell'organico, anche il consolidamento del settore è una delle parole chiave del 2013 per il settore bancario. Il 47% delle banche si aspettano una significativo consolidamento nel mercato nei prossimi tre anni. Comunque il mercato è diviso geograficamente tra chi si aspetta questo consolidamento, e dice che in parte è già stato anticipato, visto quello che sta accadendo a settori come quello del wealth management e private banking e altri che invece non se lo aspettano.
Inoltre 2/3 delle banche sta considerando di vendere asset, comprare asset e realizzare joint venture. Ad esempio circa il 30% dei rispondenti intende vendere asset nei prossimi sei mesi con la Spagna e il Regno Unito con i mercati che si presentano più attivi. Il 29% delle banche europee sta considerando la possibilità di realizzare delle joint venture e delle partnership di lungo periodo.
Secondo Steven Lewis, lead global banking analyst di Ernst Young. "Ci sarà indubitabilmente un maggior movimento nel mercato nel corso del 2013 e il rislutato finale sarà di poche banche e molte delle quali più piccole. Alcune banche tradizionali sta ripensando i loro business model e player più piccoli trovano difficile operare in un ambiente come questo. In un mercato dove l'industria bancaria rimane frammentata, la pressione a consolidare o a iniziare joitn venture è indubbiamente molto alta".
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