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Crisi-Banche, si teme una nuova Lehman Brothers

6/29/2012 | Italo Marchesi

Quello che è scoppiato nella City è un vero e proprio terremoto che ha travolto Barclays, ma non solo.


 

"L'intero gruppo dirigente deve rispondere a domande molto serie". David Cameron non lascia spazio a dubbi, lo scandalo dei tassi di interesse modificati (Libor ed Euribor) non può e non deve passare inosservato. Barclays e gli altri istituti finanziari con base a Londra, secondo il segretario del partito laburista Ed Miliband non se la possono cavare "con un buffetto". 
 
Quello che è scoppiato nella City è un vero e proprio terremoto che ha travolto Barclays ma che sembra possa espandersi anche ad altre banche, come affermato nel rapporto della FSA, la Consob inglese, che lancia ''uno scioccante atto d'accusa contro la cultura di riferimento di banche come Barclays nel periodo precedente alla crisi'', ha sottolineato il cancelliere George Osborne. 
 
''Lo scambio di mail tra i trader dei derivati e i responsabili del Libor sembra un epitaffio dell'era dell'irresponsabilità'', continua Osborne ricordando, come scrive l'Ansa, che manipolare i tassi d'interesse interbancario per nascondere la reale posizione finanziaria della banca e, al contempo, per creare artificialmente profitti a vantaggio di questo o quel trader e' un'infrazione grave, che ha di certo creato distorsioni in un mercato che ragiona in termini di migliaia di miliardi. 
 
E visto l'entità del problema, e la diffusione di una pratica "così comune", come ha affermato Martin Taylor, ex-a.d. di Barclays dal 1994 al 1998, "è difficile credere che una pratica così comune non fosse nota ai vertici'' dell'istituto.
 
Così, mentre Barclays e Bod Diamond si trovano ora a dover affrontare una tegola così pesante, anche le altre banche iniziano a tremare. La notizia che l'indagine FSA sta per coinvolgere anche altri istituti della City ha creato il panico mandando in territorio negativo nella giornata di giovedì 28 giugno RBS, Lloyds e HSBC. Il rischio di un effetto domino è alto. E la paura che l'allarme lanciato a inizio settimana dalla BRI sulle "nuove Lehman Brothers" ora sembra ancora più reale (articolo Grandi banche a rischio fallimento. Scatta l'allarme)

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