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Crisi greca, ipotesi di fuga per Credit Agricole

6/14/2012 | Francesco D'Arco

La febbre greca continua a colpire gli investitori che, secondo fonti bancarie riportate dalle agenzie stampa...


 

La febbre greca continua a colpire gli investitori che, secondo fonti bancarie riportate dalle agenzie stampa, tra prelievi, trasferimenti e investimenti a breve hanno tolto dalle banche greche circa 800 milioni di euro al giorno, fenomeno che si aggiunge ai 72 miliardi di euro ritirati dall'ottobre 2009.
 
Ma l'incertezza spaventa anche i grandi operatori che non vogliono attendere l'esito delle lezioni e sono quindi pronti ad abbandonare Atene. Come nel caso della banca francese Crédit Agricole che, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, è pronta a lasciar fallire la controllata Emporiki nel caso in cui il paese dovesse uscire dall'euro. Dal 2006, l'anno del suo acquisto, Credit Agricole ha immesso 6 miliardi di euro nella banca greca e, in caso di fallimento, rischia di dover svalorizzare altri 5 miliardi di euro di asset in bilancio. In tal caso sarebbe inevitabile un aumento di capitale per i francesi. 

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