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5/11/2012 | marco.gementi
Pur nel perdurare di un quadro economico incerto la Banca Regionale Europea ha conseguito risultati soddisfacenti, sia patrimoniali che economici che riflettono una politica aziendale di redditività sostenibile, liquidità e basso profilo di rischio.
L’utile netto al 31 marzo 2012, al netto degli eventi non ricorrenti, è risultato pari a 7,1 milioni di euro, in aumento del 4,05% rispetto allo stesso periodo del 2011 (7,4 milioni). Includendo gli oneri una tantum per eventi non ricorrenti – prevalentemente relativi all’incorporazione del Banco di San Giorgio - l’utile netto contabile del primo trimestre 2012 ammonta a 6,073 milioni di euro.
A livello patrimoniale, la Banca vede confermata la propria solidità. L’indicatore patrimoniale Tier 1 Capital Ratio si è attestato al 27,19%, ben al di sopra degli standard richiesti dagli organismi nazionali ed internazionali, e con una crescita di quasi 2 p.p. da marzo 2011.
Con riferimento ai risultati economici, i proventi operativi, pari a 66,705 milioni, evidenziano a fine marzo un incremento di 2,442 milioni (+3,8%) rispetto a marzo 2011.
L’utile dell’operatività corrente, al netto delle attività non ricorrenti, si è attestato a 12,692 milioni, in aumento del 2,51% rispetto a marzo 2011 (12,381 milioni).
La raccolta
La raccolta diretta a marzo 2012 è risultata pari a 5,633 miliardi di euro (-3% nel trimestre), con una dinamica interna differenziata in base al segmento di mercato; infatti, la raccolta del settore privati, nonostante le difficoltà delle famiglie a risparmiare, evidenzia una crescita dello 0,9% a fronte di una riduzione nel comparto large corporate del 34%.
La raccolta indiretta, ai valori di mercato, ammonta a 9,767 miliardi di euro.
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