Tempo di lettura: 4min

La desertificazione bancaria frena gli investimenti

1/19/2024 | Redazione Advisor

“Per sette italiani su dieci la prossimità bancaria influisce sulla propensione all'investimento in prodotti finanziari, a conferma che la banca non è solo un luogo dove custodire i risparmi ma anche il motore dal quale si origina la produzione di ricchezza". Questa è una delle maggiori evidenze emerse dalla ricerca svolta da Uilca


“Per sette italiani su dieci la prossimità bancaria influisce sulla propensione all'investimento in prodotti finanziari, a conferma che la banca non è solo un luogo dove custodire i risparmi ma anche il motore dal quale si origina la produzione di ricchezza". Questa è una delle maggiori evidenze emerse dalla ricerca svolta da Uilca durante la campagna itinerante Chiusura filiali? No, grazie, la prima indagine volta a misurare il sentiment del fenomeno della desertificazione bancaria nel Paese. I dati di 2.870 interviste dell’indagine demoscopica sono stati raccolti ed elaborati dall’istituto di ricerca Lab 21.01.

La ricerca è stata presentata nel corso dei lavori del convegno, tenutosi a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, da Roberto Baldassari, professore di Integrated Communication Methods and Tools all’Università degli Studi Roma Tre e direttore generale di Lab 21.01.

Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, commenta così sui risultati della ricerca: “Siamo molto soddisfatti per l’esito della campagna Chiusura filiali? No, grazie che, come Uilca, abbiamo portato avanti per tutto il 2023. L’iniziativa è stata pensata e attuata partendo dalla convinzione che la chiusura degli sportelli bancari costituisca un problema di cui è necessario tutti prendano coscienza per gli effetti negativi che produce sotto il profilo sociale, economico e di legalità. Nel nostro giro per l’Italia abbiamo coinvolto cittadini, politica, locale e nazionale, istituzioni e associazioni, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare un dibattito tra tutti i soggetti istituzionali interessati, a partire da quelli presenti al Convegno, per trovare soluzioni, nel rispetto dei vari interessi coinvolti, ponendo al centro le necessità delle persone, in particolare quelle più in difficoltà”.

“Il settore del credito - sottolinea Furlani- è centrale per favorire lo sviluppo del Paese, dell’economica nazionale e dei territori, e deve essere costante punto di riferimento con la professionalità che sempre dimostrano le lavoratrici e i lavoratori bancari e con un approccio coerente con i suoi compiti sociali, di tutela del risparmio e di ricerca del profitto in modo sostenibile. È una battaglia che tutti insieme possiamo fare e come Uilca continueremo a presidiare il tema con grande attenzione, nell’ottica di favorire l’avvio di osservatori locali e nazionali per monitorare il fenomeno e individuare interventi condivisi per affrontare la questione. Un ringraziamento alla Uil, che ci ha sostenuto in tutto questo percorso, e a tutte le persone che abbiamo incontrato nelle piazze: ci hanno dimostrato che questo è un problema sentito da tutti e che richiede una soluzione condivisa”.

QUESTI GLI ABSTRACT PRINCIPALI DELLA RICERCA

• La prima domanda posta agli intervistati si concentra sul “gestore” del denaro: 7 su 10 scelgono solo la banca, il 17,9% sceglie sia la banca che la posta mentre l’8,7% solo la posta
• La metà degli intervistati, il 52,4%, si reca generalmente nella propria filiale bancaria almeno una volta al mese, il 21% una volta ogni 6 mesi, il 13,8% una volta l’anno e il 9,8% mai
• Le operazioni che vengono più effettuate in banca vedono al primo posto il prelievo di contanti con il 43,5%, seguito dai pagamenti con il 31,8% e dagli investimenti/finanziamenti con il 26%
• Il 63,5% ha percepito la mancanza/riduzione della filiale
• Per 9 su 10 i servizi bancari in un comune sono molto o abbastanza utili
• Per l’86,3% degli intervistati è determinante il rapporto umano e parlare con un operatore bancario per avere informazioni sui servizi necessari
• Per 7 persone su 10 la banca rappresenta un luogo utile per avere supporto e assistenza su risparmi, investimenti e prestiti
• Il 48,8% da quando non ha più lo sportello bancario vicino deve impiegare più tempo per raggiungere la banca; il 31,4% utilizza servizi on line sostitutivi; il 10,9% è costretto ad aspettare la disponibilità di familiari e amici che lo possano accompagnare
• Per 8 su 10 se si installasse un bancomat al posto della filiale non sarebbe lo stesso
• Se chiudesse la propria filiale bancaria, il 66,8% si recherebbe in un ufficio fisico (filiale bancaria/posta)
• Il 61,9% ritiene che la presenza o l’assenza della banca influisca molto o abbastanza sulla scelta di vivere o abbandonare il proprio comune di residenza e allo stesso tempo sulla propensione a investire in prodotti finanziari (68,8%)
• Complessivamente la riduzione/chiusura delle filiali nel luogo in cui si vive rende insoddisfatti 9 italiani su 10

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?