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Quanto conta l’emotività nel portafoglio

2/6/2023 | Redazione Advisor

Un comportamento irrazionale può costare fino a 200 bp su base annua. Ma esistono degli strumenti che possono mitigare questi effetti, come spiega BNY Mellon IM


L’emotività condiziona i portafogli. A rivelarlo diverse ricerche condotte sul tema che oltre a mostrare che la gestione degli investimenti possa diventare una vera e propria fonte di stress, evidenzia anche l’impatto economico che essa può avere sui rendimenti.

 

Secondo uno degli ultimi Osservatori di Sara Assicurazioni quasi uno su due italiani (45%) dichiara di fare fatica a controllare le reazioni emotive di fronte agli accadimenti finanziari e ai trend dei loro risparmi, trovandosi così in più casi ad agire d’impulso, senza riuscire a creare un quadro chiaro e informato.

 

Il barometro dell’emotività, soprattutto in fasi come quella attuale caratterizzate da forte incertezza, volatilità e forti correzioni sui mercati, accentuano sensazioni di preoccupazione e (44%) e timore (16%). C’è comunque chi reagisce in modo differente. E’ il caso, ad esempio, dei giovani che secondo alcuni studi di settori si dimostrano più inclini a mantenere la calma, controllando l’emotività anche nei periodi di maggiore volatilità, come è accaduto lo scorso anno, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina in febbraio. Nel caso della nuova generazione, l’elemento che gioca a loro favore è caratterizzato dalla volontà di sfruttare strumenti smart e digitali. Grazie a tali strumenti nel 2021 il capitale accumulato grazie all’utilizzo di regole automatiche è del 59% (fonte Gimme5).

 

Tra tali strumenti un posto di riguardo è riservato indubbiamente ai PAC, piani di accumulo, che attraverso intervalli regolari di investimento permettono di controllare la volatilità dei mercati, e ridurre l’emotività. Per gli esperti di BNY Mellon IM il PAC aiuta ad evitare che la componente emotiva prenda il sopravvento su quella razionale, e non sottopone l’investitore all’ansia di scegliere il momento giusto in cui investire. Tra l’altro la possibilità di poterli applicare a qualsiasi tipologia di strumento di investimento consente di coniugare la flessibilità dato dallo strumento con l’innovazione di alcuni prodotti, prendendo esposizione, ad esempio, su strategie come quelle tematiche, che esplorano nuove opportunità di investimento come la mobilità, la tecnologia blockchain, le cure intelligenti, l'agricoltura e l'alimentazione del futuro, l'ambiente e la gestione delle risorse, la crescita demografica. 

 

Perché è bene ricordare che l’emotività può costare cara. Così come conferma lo studio di finanza comportamentale, condotto dall’Oxford Risk che ha rivelato come il processo decisionale emotivo abbia un impatto numerico sul rendimento degli investimenti. In particolare tale studio evidenzia che il processo decisionale emotivo costi all'investitore medio oltre 100 punti base di patrimonio investibile ogni anno, che può salire fino a 200 punti base su base annua.

 

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