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9/21/2021 | Lorenza Roma
Dopo quasi 16 anni, il mandato della cancelliera Merkel si avvia alla conclusione. Gli operatori di mercato sembrano prestare poca attenzione alle imminenti elezioni federali che si svolgeranno domenica 26 settembre nella più grande economia europea. Questo potrebbe però ritorcersi loro contro, dato che, a giudicare dagli ultimi sondaggi, si profila un cambiamento nella politica tedesca. Ecco cosa ne pensano gli esperti di M&G Investments, T. Rowe Price e Cirdan Capital e La Française AM.
"Se Olaf Scholz, il candidato a cancelliere del partito socialdemocratico attualmente in testa nei sondaggi, sostituirà Angela Merkel dopo le elezioni, ciò avrà un impatto significativo sulla politica fiscale tedesca", afferma Wolfgang Bauer, fund manager public fixed income team di M&G Investments. "Il manifesto elettorale dei socialdemocratici mostra che il partito di Scholz considera l'austerità fiscale una scelta sbagliata nel contesto post-Covid. All'interno del quadro costituzionale tedesco, i socialdemocratici potrebbero cercare di sfruttare ogni opzione possibile per aumentare i livelli di debito, in modo da finanziare la spesa pubblica. Gli investitori obbligazionari dovrebbero quindi prepararsi a un aumento dei livelli di emissione di titoli di Stato tedeschi, che potrebbero mettere sotto pressione i rendimenti dei Bund. È nostro compito, in qualità di investitori attivi, valutare quali società saranno ben posizionate per navigare in questo contesto e prosperare e quali aziende faranno invece più fatica o saranno addirittura messe del tutto fuori gioco", aggiunge Bauer.
"Gli attuali sondaggi danno come risultato più probabile una coalizione tra SPD e Verdi", dichiara Tomasz Wieladek, international economist, T. Rowe Price. "In questo scenario la politica economica potrebbe prendere una direzione molto diversa rispetto agli ultimi 16 anni, con focus su benefici sociali, redistribuzione e uso più proattivo delle politiche fiscali per raggiungere la transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio entro 20 anni. A livello europeo, il partito dei Verdi sta proponendo di rendere permanente il Recovery Fund, aggiungendo così uno strumento di politica fiscale al repertorio delle istituzioni europee. Prevediamo che l'impatto sui mercati azionari sarà contrastato. I profitti delle aziende specializzate in attività ad alta intensità di carbonio probabilmente scenderanno perché queste attività saranno soggette a tasse sul carbonio più alte. D'altra parte, le società che aiutano a facilitare la transizione verde o che svolgono attività a minore intensità di carbonio beneficeranno significativamente di questi importanti cambiamenti previsti nella politica governativa – e questo potrebbe riflettersi nei loro prezzi azionari", prosegue Wieladek.
"Sembrerebbe giunta la fine di un’era per la Cancelliera Merkel, che, dopo sedici anni alla guida della Germania, ha scelto di astenersi dalla candidatura per le prossime elezioni", sottolinea Marco Oprandi, head of cross asset solutions di Cirdan Capital. "La Cancelliera ha reso la Germania un paese migliore sotto tanti aspetti. Infatti, analizzando il PIL reale pro-capite ed il potere di acquisto, i tedeschi sono di gran lunga più ricchi rispetto ai francesi, inglesi, e italiani, eguagliando le statistiche degli americani. Stimiamo che il principale partito socialdemocratico tedesco (SPD) abbia il 65% di probabilità di essere alla guida del prossimo governo. Tuttavia, i sondaggi dimostrano che tra il 30% ed il 40% della popolazione tedesca sia ancora indecisa su chi votare. Quindi, non escludiamo che si possa creare una coalizione. Una delle possibili alternative riguarda la colazione ‘semaforo’, una coalizione verde-giallo-rosso tra i verdi, i liberali della FDP (Partito Liberale Democratico) ed i socialdemocratici (SPD). Secondo la nostra analisi, infatti, potrebbero essere introdotti nuovi aumenti fiscali: queste imposte andrebbero ad impattare sia le persone fisiche – nelle fasce di reddito più alte, introducendo anche un’imposta patrimoniale – sia le società, che potrebbero dover far fronte a un incremento d’imposta. Questo scenario rappresenta il rischio che il mercato vede al momento riguardo le elezioni tedesche", puntualizza Oprandi.
"Con più del 50% dei votanti che ha già espresso la propria preferenza e con ancora un numero significativo di "indecisi", il risultato delle elezioni federali tedesche resta molto incerto ma, guardando alla situazione attuale, sembra chiaro che i Verdi saranno il secondo partito più grande nel prossimo governo, indipendentemente dal risultato", dichiara François Rimeu, senior strategist, La Française AM. "Se dimentichiamo per un attimo le conseguenze sui tassi europei, il risultato più importante delle elezioni federali tedesche è che i Verdi saranno presenti in ogni coalizione e quindi avranno un ruolo molto significativo nel futuro governo, il che potrebbe avere diverse conseguenze", conclude Rimeu.
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