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5/11/2020 | Lorenza Roma
A marzo, la Commissione Europea ha approvato il Green Deal, un importante programma per contrastare il cambiamento climatico. Di fronte alla situazione attuale, in molti si chiedono se l’iniziativa passerà in secondo piano per dare la precedenza a misure sanitarie e di sgravio fiscale. Ma l’accelerazione della crisi climatica non rallenta dinanzi all’attuale minaccia per la nostra salute e l’economia. "Se ci aspettiamo un incremento della spesa pubblica per uscire dall’attuale stagnazione economica, è lecito attendersi una maggiore attenzione verso attività green", spiegano James Hay, investment associate e Pietro Sette, research analyst di MainStreet Partners. "L'emergenza Covid-19 e la volatilità associata ai mercati petroliferi dimostrano, ancora una volta, come l'indipendenza energetica resti al centro degli obiettivi strategici dell'UE e come l'Europa si trovi in una situazione ideale per focalizzarsi su progetti e iniziative green", aggiungono gli esperti.
Lo scopo primario del Green Deal è l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050. Il raggiungimento di questo obiettivo porta con sé grandi cambiamenti, in particolare nell’approvvigionamento di energia e nel trasporto. Le iniziative contenute nel Green Deal prevedono mille miliardi di euro per l’ambiente nel prossimo decennio. In particolare, la Commissione Europea ha proposto di aumentare la quota del bilancio UE rivolta alla spesa ambientale al 25%, che si ritiene possa fornire 500 miliardi di euro in finanziamenti nei prossimi 10 anni, attraverso canali come il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e altre iniziative simili. La Banca europea per gli investimenti assumerà un ruolo cardine nell’implementazione del Green Deal, raddoppiando la quota dedicata a progetti a basso impatto ambientale entro il 2030.
Quali settori beneficeranno del Green Deal? Secondo gli analisti di MainStreet Partners, la crescente domanda di energia pulita avrà un impatto positivo su società come Siemens Gamesa, produttore spagnolo di turbine eoliche, e genererà nuove opportunità di investimento per operatori di impianti di energia rinnovabile, tra cui Utilities come EDP Renovaveis e ERG. L'espansione della rete elettrica necessaria per gestire la maggiore capacità installata sarà nelle mani di operatori di rete, come Terna. Inoltre, potrebbe esserci una crescente attenzione verso produttori di materiale ferroviario, come Stadler Rail, Alstom e Knorr-Bremse.
Per concludere, secondo Hay e Sette, il programma da mille miliardi di euro annunciato dalla Commissione Europea è solo la punta di un iceberg: il mercato dei capitali vede nel Green Deal un’ulteriore conferma dell’implacabile trend di investimenti in infrastrutture green.
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