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2/27/2020 | Lorenza Roma
Anche nel 2020 i cambiamenti climatici rimangono un pericolo per il pianeta. Masja Zandbergen, head of sustainability integration di Robeco, fa il punto sull'emergenza climatica e sulle strategie di investimento sostenibile. Permane ancora una discreta confusione su ciò che l'investimento sostenibile effettivamente comporti, ma c'è ora un allineamento sempre maggiore sulle diverse tipologie di approccio alla sostenibilità ricercate dagli investitori. "In generale, la sostenibilità sta diventando ancora più importante per una buona fetta dei nostri clienti", spiega l'esperta. "Osserviamo un effettivo aumento dell'interesse e delle conoscenze in materia, cosa che crediamo sia di buon auspicio per il futuro. Per esempio, gli afflussi netti derivanti da clienti per i quali la sostenibilità è considerata importante nei criteri di selezione dei gestori sono aumentati del 50% tra il 2018 e il 2019". "Il 2019 è stato un altro grande anno per Robeco e RobecoSAM grazie alle competenze di primo livello nell’investimento sostenibile. Abbiamo adottato un nuovo quadro di riferimento su come categorizziamo le nostre numerose strategie di investimento sostenibile", aggiunge Zandbergen.
"Robeco ha istituito un estensivo Enterprise Risk Management Framework per esaminare tutti i rischi rilevanti, finanziari e non finanziari, compreso il rischio normativo. Inoltre indaga e monitora i rischi ambientali, e in particolare i rischi climatici. In questo contesto, il dipartimento di Financial Risk Management si concentra sul rischio di transizione, prevedendo le emissioni di carbonio e progettando scenari sul cambiamento climatico al fine di monitorare l'impatto sui portafogli dei clienti, sia per l’azionario che per l’obbligazionario", prosegue l'esperta. "Robeco e RobecoSAM sono impegnati a raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi e del klimaatakkoord olandese. Pertanto abbiamo la necessità di stabilire un percorso di decarbonizzazione del portafoglio. Attualmente ci stiamo attivando per avere a disposizione dati e strumenti adeguati che vadano oltre l'equity globale in altre asset class, e che vadano oltre le emissioni di tipo 1 e 2, al fine di valutare le conseguenze previste per tutte le nostre strategie di investimento", puntualizza Zandbergen.
Si registra un'analisi di scenario molto più approfondita per la valutazione del carbon risk, con lo sviluppo di un maggior numero di strumenti per la decarbonizzazione dei portafogli. "Tuttavia dobbiamo anche tenere d'occhio ciò che tutto questo produrrà alla fine in termini di sviluppo realmente sostenibile. Per noi questa sarà un'area di interesse nei prossimi anni", conclude Zandbergen.
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