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3/21/2018 | ETicaNews
La Commissione europea ha presentato un programma trasversale che stravolge tutta la filiera finanziaria e chiama all’azione i diversi soggetti in essa coinvolti. Nell’Action Plan «Financing Sustainable Growth» svelato l’8 marzo 2018 in applicazione delle raccomandazioni dell’High level group, a ognuno si chiede di agire per il suo pezzetto di competenza, adottando allo stesso tempo una visione di ampio respiro sul ruolo della finanza per il futuro dell’Europa. Le dieci misure proposte mirano a coinvolgere diverse istituzioni della galassia europea, nonché gli investitori retail come gli istituzionali, il consulente finanziario come il gestore patrimoniale, l’agenzia di rating come l’analista di Borsa. Nel mirino ci sono anche importanti normative, come quelle introdotte dalla Mifid II o dalla Non financial, e le stesse regole della previdenza.
1. Stabilire un sistema di classificazione europeo per le attività sostenibili
Si introdurrà una nuova tassonomia che poi sarà il punto di riferimento di standard, certificazioni, benchmark di sostenibilità. La Commissione creerà un gruppo di esperti cui si chiederà di pubblicare un primo rapporto sulla tassonomia legata ai cambiamenti climatici e alle altre attività sostenibili.
2. Creare standard e label per prodotti finanziari verdi
Entro il secondo trimestre 2019, il gruppo di esperti della Commissione dovrà presentare un report su uno standard europeo per i green bond.
3. Incoraggiare gli investimenti in progetti sostenibili
La Commissione si impegna a lanciare altre azioni per migliorare l’efficienza e l’impatto di strumenti per il supporto agli investimenti in sostenibilità, sia in Europa, sia nei Paesi partner.
4. Integrare la sostenibilità nelle consulenze finanziarie
A questo scopo, già nel secondo trimestre 2018 la Commissione modificherà gli atti attuativi delle direttive MiFID II e sulla distribuzione assicurativa.
5. Sviluppare benchmark di sostenibilità
Entro il secondo trimestre 2018, la Commissione vuole adottare misure per la trasparenza delle metodologie e delle caratteristiche dei benchmark e mettere in campo un’iniziativa per armonizzare i benchmark.
6. Integrare meglio la sostenibilità nei rating e nelle ricerche di mercato
La Commissione valuterà con gli stakeholder la possibilità di modificare il Credit Rating Agency Regulation per chiedere alle agenzie di rating di considerare fattori di sostenibilità delle loro valutazioni.
7. Chiarire i doveri di investitori istituzionali e asset manager in termini di sostenibilità
Entro la metà del 2018, arriverà dalla Commissione una proposta legislativa per far entrare i fattori di sostenibilità nel processo decisionale legato agli investimenti e aumentare la trasparenza sull’argomento nei confronti dei clienti.
8. Integrare la sostenibilità nei requisiti prudenziali
La Commissione esplorerà la fattibilità di includere i rischi associati ai cambiamenti climatici e altri fattori ambientali nelle politiche di gestione del rischio delle istituzioni e nel Capital Requirement Regulation legato ai requisiti delle banche. Seguiranno poi assicurazioni e pensioni.
9. Rafforzare la disclosure di sostenibilità
La Commissione sta conducendo un check sulla legislazione europea legata al corporate reporting, inclusa la direttiva sulla rendicontazione non financial.
10. Incoraggiare la corporate governance sostenibile e attuare lo short-terminism nei mercati di capitali
Entro il secondo trimestre 2019, la Commissione valuterà con gli stakeholder la possibilità di chiedere ai board di sviluppare e comunicare la propria strategia di sostenibilità, e chiarire le regole in base alle quali i responsabili delle aziende sono chiamati ad agire nell’interesse di lungo periodo dell’azienda.
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