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8/23/2017 | Gero Jung*
Lo scorso trimestre la crescita del PIL dell’Eurozona ha raggiunto quota +0,6% su base trimestrale, con un contributo significativo proveniente da Olanda, Germania e Francia. Positivamente, l’attività italiana è risalita leggermente (+0,4% trimestre su trimestre). Osserviamo inoltre che la crescita del PIL in Germania è stata rivista al rialzo nel primo trimestre (di 0,1 punti percentuali), mentre nel secondo trimestre ha raggiunto lo 0,6% su base trimestrale.
Sul fronte della spesa, contributi positivi sono arrivati dai consumi privati, dalla spesa di governo e dagli investimenti fissi in costruzioni, macchinari e attrezzature. Tuttavia, notiamo anche una decelerazione del commercio netto a causa delle importazioni in espansione rispetto alle esportazioni. Questo ultimo sviluppo probabilmente continuerà, considerato il recente apprezzamento dell’euro in seguito al calo dell’incertezza politica e viste le aspettative più basse circa tassi d’interesse più elevati negli Stati Uniti.
Quanto alla Banca Centrale Europea, il prossimo discorso del presidente Mario Draghi a Jackson Hole affronterà le dinamiche economiche globali, ma non la politica monetaria di per sé. Ciò rende improbabile un annuncio a sorpresa di politica monetaria. A nostro avviso, la Bce rimarrà cauta al fine di controllare un potenziale disallineamento tra dati reali e comunicazioni che potrebbe portare a un’ulteriore volatilità sui mercati finanziari, specialmente sui mercati di cambio valutari.
Gero Jung*, chief economist di Mirabaud AM
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