Tempo di lettura: 1min
1/10/2017 | Davide Mosca
Il potenziale di crescita degli utili di molte realtà dell'universo emergente non può essere ignorato. Secondo Ross Taverson, gestore del fondo Jupiter Global Emerging Markets Equity Unconstrained Sicav di Jupiter AM, politica e macroeconomia rischiano di sviare gli investitori da interessanti opportunità. Se è vero che il 2016 è stato un anno di forti incertezze provenienti dal panorama politico sia per i Paesi sviluppati sia per quelli in via di sviluppo, e che l'avvio del ciclo di rialzo dei tassi negli USA e i suoi effetti sul dollaro aumentano la pressione, gli elementi a sostegno della presenza di opportunità di lungo termine negli emergenti sono, secondo Taverson, più che sufficienti per giustificare un ritorno degli investitori nell'asset class. Tre sono le fondamentali premesse a sostegno di questa tesi: valutazioni appetibili, cambiamenti strutturali e miglioramento dei fondamentali.
"L'azionario dei mercati di frontiera e emergenti - fa notare il gestore del fondo Jupiter Global Emerging Markets Equity Unconstrained Sicav - offre un buon numero di società con un ottimo potenziale di crescita degli utili nel 2017 e oltre". "Molte di queste stesse società - prosegue - sono inoltre ben posizionate per trarre beneficio dai cambiamenti strutturali in atto in questi Paesi, cambiamenti che per tipo ed estensione sono possibili soltanto nelle economie meno mature". Trend demografico, potenziale di penetrazione di beni e servizi e potenziale di aumento della produttività aiutano l'asset class che, per la prima volta dal 2013 fa segnare un incremento anno su anno degli utili aggregati per azione. Un trend che, secondo Taverson, ha buone probabilità di proseguire per tutto il 2017.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie