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7/21/2016 | Davide Mosca
"La politica continuerà ad essere una delle principali fonti di volatilità e il sentiment degli investitori resterà debole." Non potrebbe essere altrimenti - spiega Emre Akcakmak, portfolio manager di East Capital - dopo il tentativo di colpo di stato in Turchia e le misure imposte da un Erdogan che tornato al potere ha ordinato migliaia di arresti e dichiarato la volontà di estendere a tre mesi lo stato di emergenza nel Paese.
"In questo momento la politica è ovviamente il maggiore fattore di rischio, ma - sottolinea Akcakmak - investire guardando solo le prime pagine dei giornali continuerà a rivelarsi infruttuoso." Da rivedere, secondo East Capital, eventuali posizioni nel comparto del turismo, settore che subirà maggiormente gli effetti dell'insicurezza, del calo della fiducia dei consumatori e delle fluttuazioni valutarie. L'elevata volatilità che accompagnerà il paese non solo nel breve periodo porterà, però, anche valutazioni interessanti, considerando anche che - sottolinea il portfolio manager di East capital - "l’economia turca ha mostrato in più di un’occasione maggiore resistenza rispetto a quanto si pensasse e le società continuano ad aumentare i loro utili, attesi per ques'anno al +17% circa."
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