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7/16/2014 | Redazione Advisor
Il 2014 si era aperto con la convinzione per molti gestori che il divario tra le valutazioni azionarie e quelle obbligazionarie avrebbero continuato il loro percorso verso una maggiore normalizzazione dei rendimenti. E in questo scenario gli investitori avrebbero potuto contare su un "jolly": i mercati emergenti che però non avrebbero perso una delle loro peculiarità, la volatilità.
Ma al giro di boa è davvero tutto come previsto? "Sicuramente nel corso del 2014 i mercati azionari hanno offerto rendimenti interessanti, ma anche le obbligazioni hanno guadagnato, nonostante il tapering del QE" spiega Mark Burgess di Threadneedle Investments che non nega l'esistenza di fattori positivi e di agitazione meno previsti alla fine del 2013.
"La sorpresa maggiore" spiega Burgess "è stata la capacità di resistenza delle obbligazioni governative core, nonostante la riduzione di liquidità negli USA. A questa si aggiunge la rotazione settoriale azionaria che ha vista un significativo abbandono dei difensivi".
E sul fronte negativo? "I principali elementi di agitazione hanno riguardato i rischi geopolitici riemersi in seguito alle tensioni in Ucraina e Medio Oriente" sottolinea Burgess che non dimentica le preoccupazioni legate alla Cina "mentre le economie emergenti sono rimaste indietro rispetto alle loro controparti sviluppate".
In questo contesto che strategie conviene quindi privilegiare? "Privilegiamo strategie a ritorno assoluto obbligazionario per la clientela molto esposta al reddito fisso" spiega Alessandro Aspesi (nella foto), Country Head Italy di Threadneedle investments che, a riguardo, fa l'esempio del fondo Threadneedle (Lux) - Global Opportunities Bond Fund che "sfrutta le migliori idee d’investimento obbligazionario posizionandosi sia su tassi d’interesse che credito, curva e valute. L’obiettivo è quello di separare il ritorno assoluto dagli andamenti dei mercati obbligazionari sottostanti. Su alcune aree, come per esempio lo yen ed il debito governativo giapponese, abbiamo una posizione short sui tassi e quindi una duration negativa. Ciò ci permetterà di creare valore anche in una fase di rialzo dei rendimenti".
Per chi invece è più propenso al rischio Aspesi suggerisce una "strategia che meglio percorre i temi d’investimento globali con libertà di spaziare dai mercati azionari, a quelli obbligazionari, alle commodities ed a strategie a ritorno assoluto. Strategia che, ad esempio, caratterizza il fondo Threadneedle (Lux) - Global Asset Allocation Fund, lanciato 20 anni fa, e che offre rendimenti competitivi con i mercati azionari con una volatilità più contenuta" conclude Aspesi.
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