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9/16/2024 | Marcella Persola
Con un patrimonio totale gestito in Italia al 30.06.2024 pari a 43 miliardi di euro, Pictet Asset Management si posiziona tra i primissimi gestori esteri indipendenti nel nostro Paese. Negli ultimi anni la crescita del gruppo è passata attraverso l’ampliamento del business dei mandati in delega di gestione, che oggi rappresenta circa il 20% del totale delle masse gestite in Italia da Pictet AM. Negli ultimi 10 anni le masse gestite da Pictet sono incrementate a un tasso di crescita annualizzato del 23% (circa 13 miliardi nel 2014), mentre negli ultimi 5 anni la variazione complessiva ammonta al +50% (quasi 29 miliardi nel 2019). Ne parliamo assieme a Paolo Paschetta, (nella foto) equity partner, country head Italia di Pictet Asset Management.
Quali sono gli elementi che caratterizzano il vostro gruppo rispetto agli altri asset manager
La storia di Pictet è una storia di visione, imprenditorialità e indipendenza iniziata nel 1805, e ancora oggi questi valori ci guidano ogni giorno nel perseguire l'eccellenza e nel creare valore per i nostri clienti. A tal proposito, siamo molto fieri di poter festeggiare a breve i 25 anni di attività di Pictet AM Italia. La peculiare forma proprietaria (private partnership con la famiglia Pictet al comando), infatti, consente alla banca di operare al riparo dai conflitti di interesse legati ad azionisti esterni, dalle pressioni di breve termine e dalle mode passeggere.
Più che fornitori di soluzioni e di prodotti, riteniamo infatti che l’elemento caratterizzante il nostro operato sia la capacità di essere veri partner dei protagonisti dell’industria finanziaria italiana. Fin dalla nascita della divisione italiana di Pictet Asset Management il mercato ci riconosce solide capacità gestionali nel campo degli investimenti tematici, su cui siamo pionieri e leader a livello globale, nel settore dei multi asset e in campo obbligazionario conservativo, con un’ampia gamma di soluzioni a bassa durata finanziaria.
Com è andata la raccolta?
Se il 2023 ha segnato il ritorno dell’investitore italiano al titolo di stato italiano, oggi stiamo assistendo ad un graduale ritorno di appetito per le soluzioni di risparmio gestito che hanno sofferto deflussi nel corso degli ultimi 18 mesi. A livello aggregato di industria l’ultimo trimestre ha confermato una buona intonazione per i fondi obbligazionari, ancora al centro dell’interesse dell’investitore italiano, e un rallentamento dei deflussi sulla componente azionaria e bilanciata/flessibile, che hanno contrassegnato gli ultimi mesi. In questo contesto il secondo trimestre di Pictet Asset management è stato contraddistinto da alcune novità che hanno contribuito molto positivamente ai risultati di raccolta.
Quali elementi hanno influenzato l'andamento della raccolta?
In particolare, la raccolta del secondo trimestre è stata positivamente influenzata dal lancio della nuova sicav Multi Solution dedicata alle esigenze del mercato italiano, e il suo primo comparto Multi Solution Pictet-Road to megatrends 2028, studiato per cogliere le opportunità offerte dall’attuale contesto di mercato combinate all’expertise di Pictet negli investimenti tematici. L’obiettivo è quello di accompagnare l’investitore italiano, tradizionalmente avverso al rischio azionario, in un percorso disciplinato di accumulo, che sappiamo essere la soluzione migliore per mitigare la volatilità dell’investimento e contrastare l’emotività che può condizionare le scelte di investimento nelle fasi avverse sui mercati finanziari.
I piani di accumulo sono infatti l’altro fattore che ha positivamente contribuito ai risultati del secondo trimestre, anche grazie alle iniziative di promozione sul mercato italiano: l’azzeramento delle spese di apertura dei nuovi piani di accumulo e una nuova polizza assicurativa finalizzata al completamento del piano in caso di infortunio o decesso del titolare. Infine un elemento che ha contribuito positivamente ai risultati degli ultimi anni è la poderosa crescita del business dei mandati in delega di gestione. Ad oggi siamo tra i principali attori del cosiddetto business di subadvisory nel mercato italiano, che a nostro avviso continuerà ad avere forte impulso negli anni a venire e guiderà la raccolta degli operatori di mercato.
Quali delle vostre strategie hanno premiato gli investitori? Quali sono i vostri fondi flagship?
Da sempre i piani di accumulo si sposano alla perfezione con l’orizzonte di lungo termine tipico delle strategie tematiche di Pictet Asset Management che hanno dato grandi soddisfazioni agli investitori italiani, arrivando in alcuni casi a raddoppiare l’ammontare investito in un congruo orizzonte temporale tipico di questi investimenti (5 anni). Mi riferisco alle nostre soluzioni sulla robotica, sulle comunicazioni digitali, sulla transizione energetica e sulle tecnologie legate alla complessa sfida ambientale. Tutti temi il cui futuro è ancora radioso e promettente.
Guardando al futuro quali sono le vostre aspettative? Quali progetti avete in cantiere?
Guardando al futuro sono felice di condividere con voi un interessante cantiere aperto da alcuni mesi per rendere disponibili le nostre solide expertise in campo tematico applicate ai mercati privati. Grazie alla recente normativa ELTIF 2.0, che democratizza l’accesso ai mercati privati, stiamo lavorando duramente per rendere disponibili agli investitori italiani il primo comparto di private equity tematico focalizzato sull’innovazione tecnologica in campo ambientale. Le ottime prospettive dei mercati privati, se considerate congiuntamente alla dinamica di normalizzazione dei rendimenti obbligazionari e il ritorno dell’appetito per il rischio azionario, ci fanno guardare al futuro con grande ottimismo e fiducia.
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