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10/4/2024 | Daniele Riosa
“Nonostante i due partiti si presentino con programmi politici differenti, le conseguenze delle loro strategie in ambito economico sui mercati presentano alcune analogie”. Lo spiega Raphael Thuin (in foto), head of capital markets strategies di Tikehau Capital.
“In primo luogo - sottolinea l’esperto - l’imposizione di dazi per proteggere le industrie strategiche è ormai una prassi ampiamente condivisa da entrambi i partiti. Seguiremo con attenzione l’acuirsi delle tensioni commerciali e il loro impatto sull’inflazione. Inoltre, gli effetti di entrambe le politiche economiche sui disavanzi del Paese destano preoccupazione”.
“Il partito democratico - prosegue il manager - è impegnato ad accelerare gli investimenti pubblici in alcune aree chiave dell’economia, come le infrastrutture o la transizione energetica. I repubblicani, invece, preferiscono concentrarsi sui tagli alle imposte, innanzitutto rendendo permanente il pacchetto del 2017 da 1,700 miliardi di dollari, ma anche riducendo potenzialmente l’aliquota sull’imposta sulle società al di sotto dell’attuale livello del 21%. In entrambi i casi, queste misure potrebbero contribuire all’aumento del deficit, che l’anno scorso si è attestato a un livello notevolmente alto, pari all’8,8% del PIL. Le tensioni commerciali di natura inflazionistica e l’aumento delle emissioni di Treasury per finanziare i deficit potrebbero avere conseguenze per gli investitori”.
“In Tikehau Capital - conclude Thuin - osserviamo con attenzione l’impatto sui tassi d’interesse, soprattutto sulla parte lunga della curva. In uno scenario di tassi più alti e di una curva dei tassi più ripida, le valutazioni degli asset di rischio potrebbero essere colpite, compromettendo i rendimenti futuri degli investitori”.
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