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Nel Vecchio Continente i periferici perfomano meglio

9/20/2024 | Marcella Persola

E' uno degli spunti emersi dalla conference organizzata da BNP Paribas relativa alle previsioni sull'ultimo trimestre


L'allentamento delle banche centrali negli Stati Uniti e nella maggior parte dei mercati sviluppati contribuirà a stabilizzare la crescita , questo è uno degli spunti emersi nel corso della presentazione dell’outlook sulla fine del 2024 da parte di BNP Paribas CIB. Gli esperti intervenuti Luigi Speranza, Head of Markets 360 and Chief Economist e Luca Pennarola, Senior Europe Economist di BNP Paribas, hanno evidenziato come la politica monetaria non abbia danneggiato l’economia come ci si aspettava e quindi si può parlare di uno scenario favorevole. I rischi nel breve dovrebbero tendere al ribasso, seppure resta lo spettro inflattivo piuttosto sfidante. 

Per quanto riguarda il Vecchio Continente per gli esperti si prevede una lieve ripresa economica, mentre l'impatto dello shock energetico si allontana sempre più. La Banca Centrale Europea riduce la restrizione della politica monetaria e gli investimenti pubblici restano sostenuti, grazie ai sostegni provenienti dai fondi del NextGenerationEU.

La crescita rimane però disomogenea tra i vari settori e le varie aree geografiche con i periferici che si comportano meglio rispetto ai paesi core, tra cui l’Italia e la Spagna. 

In particolare per quanto riguarda la Germania gli esperti hanno evidenziato che continuano a prevedere una ripresa sequenziale dell'economia tedesca. Con i recenti sondaggi che indicano uno slancio più debole del previsto, a causa delle incertezze interne ed estere che continuano a pesare sulla domanda, BNP Paribas ha rivisto o al ribasso le previsioni di 0,3 punti percentuali per il 2025.

I salari reali continuano a crescere a ritmo sostenuto e dovrebbero sostenere una graduale ripresa dei consumi. Sebbene sia improbabile che le preoccupazioni geopolitiche si attenuino, tuttavia la normalizzazione dei costi di finanziamento in corso a livello globale fornirà un certo sostegno alle esportazioni a partire dal 4° trimestre. L'inflazione è destinata a ridursi lentamente, soprattutto a causa della vischiosità dei servizi.

Sul fronte invece dell’Italia la previsioni sono di una crescita continua, sostenuta dall’aumento del reddito reale e dagli investimenti pubblici provenienti dai fondi europei. 

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