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8/2/2024 | Redazione ADVISOR
L’Europa si presenta divisa sul fronte dell’inflazione. Anche per quanto riguarda le prospettive del prossimo futuro. È questo il parere del report settimanale dei mercati proposto dal Wealth Management di Banca del Piemonte. “I dati pubblicati in settimana sull’inflazione dei paesi europei hanno fatto emergere una stabilizzazione nei principali paesi Core e una ripresa in Italia: questo trend potrebbe continuare in futuro” si legge nel documento che parla di un quadro inflattivo nel vecchio continente “variegato. Differenti velocità delle economie, quadri regolamentari che si adattano a queste differenti velocità e che imprimono ai singoli mercati del lavoro traiettorie differenti sono alla base della, tal volta, elevata dispersione delle letture dell’inflazione in Europa” chiariscono gli esperti. “L’Italia, naturalmente, non esula da questo scenario: mentre in gran parte dell’Europa le forti rivendicazioni salariali hanno spinto l’inflazione a rimanere al di sopra del famoso obiettivo delle Banche Centrali pari al 2%, in Italia la situazione è differente perché la moderazione dei salari reali sta calmierando l’inflazione e facendo recuperare terreno in termini di produttività al Paese”.
In Italia, infatti, abbiamo assistito a una crescita dei prezzi negli scorsi mesi che era ben al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea, indice di difficoltà dei consumi e soprattutto riduzione del potere di acquisto in termini reali. “In futuro” spiegano da Banca del Piemonte “questa grossa disparità rispetto alla media europea sembra possa ridursi, trovandosi a metà strada: la media europea dovrebbe calare mentre quella italiana potrebbe aumentare. Ci sono alcuni fattori di natura tecnica che incidono, come il delta relativo del prezzo dei saldi tra 2023 e 2024 oppure il famoso “effetto base” ossia quel fenomeno tale per cui, a parità di dato finale, l’altezza del dato iniziale determina la variazione percentuale”.
Se poi ci aggiungiamo un minimo di ripresa economica in più rispetto ai competitors europei, “allora ecco che lo scenario sull’inflazione italiana potrebbe essere rivisto al rialzo fino ad andare a toccare, nel giro dei prossimi mesi, la soglia del 2%, obiettivo di politica monetaria. In questo quadro, forse merita dedicare uno spazio all’interno dei propri portafogli dedicato al riparo da queste previsioni” concludono da Banca del Piemonte.
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