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Come vengono utilizzati i private asset nel mondo della consulenza finanziaria

8/28/2024 | Redazione ADVISOR

Nell’ambito della consulenza finanziaria hanno sempre rappresentato una quota piuttosto modesta dei portafogli dei clienti, ma ultimamente le cose stanno cambiando


L’espressione private asset indentifica gli strumenti di investimento privati, ossia non quotati sui mercati pubblici. Nell’ambito della consulenza finanziaria hanno sempre rappresentato una quota piuttosto modesta dei portafogli dei clienti, ma ultimamente le cose stanno cambiando. A cosa è dovuto questo aumento della loro popolarità? Ne parliamo con Giacomo Camisa, (nella foto) Sales Director Intermediary di Schroders.

Quali sono i principali motivi per i quali i consulenti finanziari allocano parte dei portafogli dei loro clienti sui private asset?
Ci sono una serie di motivi che spingono i consulenti finanziari a considerare questa asset class per i propri clienti: principalmente la ricerca di migliori rendimenti e una maggiore diversificazione dei portafogli. Ultimamente una nuova serie di fattori, quali la riduzione del numero di società quotate a livello globale e la diffusione di nuovi strumenti di investimento dedicati alla clientela retail, ne ha supportato un aumento di popolarità.

Sono giustificati gli argomenti sui rendimenti e sulla diversificazione?
La risposta sintetica è sì, specialmente se si guarda ad orizzonti temporali più lunghi: per fare un esempio pratico, strategie di private equity a 5 anni hanno maturato una performance di oltre il 17% contro il quasi 10% dell’indice azionario americano S&P 500. E’ importante notare come la performance passata dei mercati privati, oltre a essere stata migliore nel lungo periodo, sia stata anche poco correlata con quella dei mercati quotati. Inoltre, i vari mercati privati performano in modo molto eterogeneo non solo rispetto ai mercati quotati, ma anche tra di loro, offrendo ulteriori margini di mitigazione del rischio. 

Cosa comporta invece la riduzione del numero delle società quotate?
La riduzione del numero di società quotate sui mercati finanziari è un fenomeno che riguarda tutti i maggiori listini globali e che si sta verificando da parecchio tempo: basti pensare che dal 1996 ad oggi il numero di compagnie quotate sul mercato americano è calato del 40%. Pertanto l’universo investibile nei mercati pubblici si è ridotto molto, così come si sono ridotte le opportunità di investimento e diversificazione. Inoltre tutti quegli investitori concentrati solamente sui mercati quotati rischiano di perdere numerose opportunità in un segmento sempre più in crescita dell’economia.

Perché è il momento giusto per investire nei mercati privati? 
Per lungo tempo accessibili solo ai clienti istituzionali, ora alcuni tipi di Private Market si stanno aprendo anche agli investitori c.d. al dettaglio.
Questo processo sta accelerando in tutto il mondo sostenuto da normativa, tecnologia e innovazione di prodotto. Nuove soluzioni come i Fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF) stanno prendendo piede sul mercato. Si tratta di strategie di investimento  che consentono anche ai piccoli risparmiatori di accedere alle opportunità appena elencate nel settore dei mercati privati.

 

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