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Fundstore: riparte la corsa dell'oro

11/17/2023 | Redazione Advisor

Giunto sulla soglia psicologica dei 2000 dollari l’oncia il prezzo è in fase di consolidamento ma presenta delle dinamiche certamente rialziste nel medio termine.


L'oro ha risollevato la testa. Dopo un calo sui mercati durato sei mesi l’oro ha visto un ribalzo. A sottolinearlo sono gli esperti di Fundstore, piattaforma specializzata, che giustificano tale rialzonon dovuto a una virata degli investitori verso strumenti solidi, come accade nelle fasi di Risk off.

 

A spingere l’oro al rialzo - a quasi +5% dopo una settimana di ostilità e oggi a quota 2000 dollari l’oncia - sono stati soprattutto i commenti accomodanti, succedutisi nei mesi scorsi, da parte di alcuni membri della Federal Reserve. Secondo gli analisti, infatti, i tassi alti hanno reso il metallo giallo relativamente meno attraente rispetto ad altre classi di attivo come le obbligazioni, le cui cedole oggi sono piuttosto generose.

 

Oggi, rispetto a due mesi fa, le aspettative sull’andamento dei tassi, influenzate dalle ultime dichiarazioni della FED, suggeriscono che i tassi non saliranno ulteriormente. La futura volatilità dipende dalle prossime mosse della FED. L’incertezza economica, l’inflazione, l’escalation dei conflitti spingono i risparmiatori a guardare con attenzione asset conservativi e gli investimenti in oro stanno aumentando in un mercato iper-indebitato e poco liquido.

 

In ottica di diversificazione di portafoglio gli esperti tipicamente suggeriscono una componente intorno al 5% in condizioni di mercato stabili. Una valida alternativa ai lingotti o alle monete sono gli strumenti finanziari correlati come gli ETC (Exchange Traded Commodity) garantiti dall’oro fisico; si possono negoziare in Borsa come un'azione e replicano passivamente le quotazioni della materia prima sottostante, esponendo l’investitore al rischio di credito dell’emittente esattamente come accade quando si acquista un’obbligazione.

 

Una strada parallela è quella rappresentata dai fondi attivi o passivi che investono in azioni del settore aurifero: in questo caso i prezzi sono influenzati dalle quotazioni dell’oro, ma riflettono anche altre variabili, come l’andamento generale dei corsi azionari e la traiettoria degli utili delle aziende impegnate nel settore estrattivo.

 

Nel breve termine, infatti, il prezzo dell’oro subirà le dinamiche dei tassi rendendo così meno scontate le proiezioni. Giunto sulla soglia psicologica dei 2000 dollari l’oncia il prezzo è in fase di consolidamento ma presenta delle dinamiche certamente rialziste nel medio termine.

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