La recessione del Paese sarà "molto più pesante" di quanto previsto nel mese di giugno. E il target di bilancio di fine anno è "fuori portata". Sono queste le conclusioni tratte dalla Troika, che...
La recessione della Grecia sarà "molto più pesante" di quanto previsto nel mese di giugno. E il target di bilancio previsto per la fine del 2011 è "fuori portata". La causa? Non risiede solo nel rallentamento ecomico ma anche nei "ritardi nell'attuazione di alcune delle misure concordate".
E' questa l'opinione della Troika composta da rappresentanti del Fmi, della Bce e della Commissione Europea, che ha concluso la missione in Grecia e redatto un documento che traccia un quadro non troppo confortante.
Secondo i componenti della Troika assisteremo a un ritorno alla crescita solo dal 2013 in poi, "non ci sono segnali finora", si legge, "di un miglioramento di fiducia negli investitori e di un conseguente aumento degli investimenti, in parte perché il processo di riforma non e' riuscito a raggiungere quella massa critica necessaria per dare il via a una svolta".
In particolare, nel 2012, le nuove misure, approvate dal Governo ellenico, dovrebbero riportare il paese in linea con il programma di rientro di medio termine. Mentre nel 2013-2014 saranno necessari nuovi interventi.
Di sicuro, continua il documento conclusivo, una volta ottenuto il via libera di Eurogruppo e board del Fmi, la nuova tranhe di aiuti, pari a 8 miliardi, potrà "essere erogata, verosimilmente, a inizio novembre".
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