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Rees: i tassi di interesse scenderanno ma non si sa quanto tempo ci vorrà

9/11/2023 | Redazione Advisor

Per l'head of global bond strategies di LGIM il mercato dei bond è tornato ad essere appetibile, ma anche insidioso a causa di...


Il mercato obbligazionario è tornato appetibile, ma anche insidioso a causa di inflazione e rischio di default. Questa l'idea di Matthew Rees (nella foto), head of global bond strategies di LGIM che ha sottolineato inoltre: "A un certo punto crediamo che ci saranno dati economici sufficientemente deboli da far sì che i tassi di interesse scendano dai livelli attuali. Non siamo sicuri di quanto tempo ci vorrà". 

 

Il mercato obbligazionario sembra essere tornato ad attrarre gli investitori. Pensa che sia principalmente legato all’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali? Qual è la sua opinione sulle prossime mosse delle banche centrali?

La rivalutazione al rialzo dei rendimenti del comparto fixed income ha obbligato gli investitori e gestori a navigare in un contesto nuovo, in cui l’obbligazionario è tornato ad essere appetibile, ma anche rischioso, in quanto ci siamo ritrovati costretti a dover fare i conti con due grandi fattori di rischio, ovvero l’inflazione e l’aumento del rischio di default, che hanno reso essenziale individuare a che punto del ciclo economico siamo e le tempistiche della prossima recessione.

 

Qual è la vostra prospettiva macroeconomica sul mercato obbligazionario?

Sebbene sembri che la recessione di Stati Uniti e Unione Europea sia stata posticipata al 2024, continuiamo a ritenere che una flessione di mercato il prossimo anno ci sarà, pertanto preferiamo rimanere prudenti nelle nostre previsioni, considerando anche che, a nostro avviso, le remunerazioni per gli investitori affinché questi aumentassero la propensione al rischio creditizio non sono cresciute sufficientemente. Inoltre, rispetto a quanto visto sui mercati nel 2020, con la pandemia di Covid-19, anche scovare e valutare opportunità nelle varie asset class è diventato più difficile.

 

Quali asset class e quali paesi presentano le maggiori opportunità? 

In termini di posizionamento sul mercato, nonostante abbiamo una discreta esposizione verso le obbligazioni high-yield e al debito dei mercati emergenti (Cina esclusa), abbiamo deciso di ridurre il peso complessivo di questi segmenti nel nostro portafoglio di investimenti, a vantaggio del debito europeo investment-grade e soprattutto dei titoli a breve scadenza, dove il rendimento complessivo è stato potenziato dall’inversione della curva dei rendimenti dei bond governativi. Inoltre, è nostra opinione che questi prodotti siano dotati di maggiori caratteristiche difensive in un potenziale scenario risk-off.

 

Quali sono i fattori di rischio più rilevanti che dovrebbero essere attentamente monitorati?

Come detto in precedenza, poiché, a nostro avviso, l'anno prossimo si verificherà una recessione, abbiamo aumentato la duration del portafoglio in considerazione del fatto che i tassi potrebbero essere prossimi al loro picco. A un certo punto crediamo che ci saranno dati economici sufficientemente deboli da far sì che i tassi di interesse scendano dai livelli attuali. Non siamo sicuri di quanto tempo ci vorrà. Il presidente della Federal Reserve (Fed) statunitense Jay Powell ha ribadito al recente simposio di Jackson Hole che l’inflazione statunitense “resta troppo alta” e che la Fed potrebbe dover aumentare ulteriormente i tassi per riportare l’inflazione al suo obiettivo a lungo termine del 2%. Detto questo, siamo disposti a sopportare quella che, a nostro avviso, sarà una sofferenza a breve termine fino all’arrivo del momento del “picco del tasso”.

 

Quali sono le caratteristiche principali del fondo L&G Absolute Return Bond?

Ogni volta che ci sentiamo chiedere cosa rende il nostro fondo diverso dagli altri suoi omologhi, solitamente evidenziamo due fattori chiave: flussi di reddito diversificati e flessibilità nella gestione della duration. I primi sono creati dall’affiatamento e dall’esperienza di un grande team, grazie al quale prendiamo decisioni informate su quanto rischio di credito ci possiamo assumere nei vari momenti del ciclo economico e in quali aree geografiche. Questo rischio viene poi redistribuito secondo la strategia redatta dal nostro team per l’obbligazionario globale su soluzioni investment grade o sui mercati emergenti, oppure secondo la strategia del team high yield per investire nella loro area di competenza su una base fortemente diversificata. Per quanto riguarda il secondo fattore, di nuovo possiamo contare su un team dedicato, che ci permette di adattare la duration dei nostri investimenti in modo rapido ed efficiente. La prova di quanto questo sia prezioso l’abbiamo avuta proprio lo scorso anno, quando la flessibilità della nostra posizione sui tassi d’interesse ci ha permesso di gestire con successo condizioni sfidanti e di alta volatilità.

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