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12/30/2022 | Marcella Persola
Si è sempre parlato di quanto l'emotività faccia male agli investimenti, ma non si è mai dato un valore numerico a tale fattore. Ora una nuova ricerca europea condotta dagli esperti di finanza comportamentale di Oxford Risk ha cercato di dare una risposta concreta a questa tendenza, rivelando che oltre il 73% dei gestori patrimoniali ritiene che il processo decisionale emotivo costi agli investitori il rendimento degli investimenti.
Lo studio condotto con i gestori patrimoniali di tutta Europa, che gestiscono collettivamente un patrimonio di circa 327 miliardi di euro, ha rilevato che quasi due terzi (63%) ritiene che il processo decisionale emotivo costi all'investitore medio oltre 100 punti base di patrimonio investibile ogni anno. Circa il 15% ritiene che il costo sia superiore a 200 punti base su base annua.
Il 65% dei gestori patrimoniali intervistati nel Regno Unito, in Francia, in Italia, in Spagna e in Irlanda ha dichiarato che i propri clienti prendono spesso decisioni d'investimento basate sulle emozioni, rispetto ad appena l'11% dei clienti che non lo fanno. Uno su quattro (25%) si è dichiarato neutrale sulla questione.
Greg B Davies, PhD, head of behavioural finance, Oxford Risk, ha dichiarato: "I recenti eventi globali riguardano tutti gli investitori e sappiamo che nei momenti di crisi emergono comportamenti e ansie comuni. È probabile che gli investitori si concentrino troppo sul presente e sui dettagli e che, nonostante il loro buon senso, si sentano costretti a fare qualcosa. Spesso quel "qualcosa" porta a sottoinvestire, a vendere poco o a ridurre la diversificazione, e come dimostra la nostra nuova ricerca, può costare caro".
"La gestione dell'investitore è altrettanto, se non più, importante della gestione degli investimenti stessi. Una strategia di gestione del portafoglio accuratamente composta può essere annullata molto rapidamente se le caratteristiche comportamentali provocano azioni sbagliate. È fondamentale che i gestori patrimoniali non solo comprendano questo aspetto e il loro ruolo importante, ma siano dotati degli strumenti giusti per farlo in modo efficace"continua il professore. Un pensiero che i consulenti finanziari conoscono molto bene.
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