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Brasile, una vittoria risicata di Lula farà bene ai mercati

10/3/2022 | Daniele Riosa

Thierry Larose di Vontobel spiega che “il coordinamento tra il governo e il Congresso sarà complicato, il che significa che le sue politiche saranno particolarmente difficili da attuare”


“Il primo turno delle elezioni brasiliane ha mostrato un margine molto più stretto tra Luiz Inácio Lula da Silva e Jair Bolsonaro rispetto alle previsioni della maggior parte dei sondaggi”. Thierry Larose, portfolio manager di Vontobel, sottolinea che “si tratta di una grave battuta d'arresto per i sondaggisti tradizionali che avevano ampiamente sovrastimato la vittoria di Lula, soprattutto quelli che conducevano sondaggi di persona. Questo probabilmente significa che, come nel 2018, c'è ancora una quantità considerevole e non adeguatamente stimata di ‘elettori timidi’ che si vergognano di rivelare le loro preferenze per candidati controversi come Bolsonaro”.

“Una sorpresa ancora più grande - constata l’esperto - è stata la performance dei partiti di destra nelle elezioni congressuali, dove l'onda rossa prevista dai sondaggi non si è materializzata. I partiti di destra hanno ora il 49% della Camera bassa (contro l'attuale 46%) e il 44% del Senato (contro l'attuale 31%), il che renderà più facili le alleanze con i partiti di centro. Le elezioni dei governatori statali hanno riservato meno sorprese, anche se i candidati di Bolsonaro hanno fatto meglio del previsto in Stati chiave come San Paolo. Crediamo ancora che Lula vincerà il ballottaggio, poiché il probabile trasferimento di voti da Simone Tebet e Ciro Gomes (7,2% insieme) dovrebbe favorirlo. Bolsonaro dovrebbe attrarre più di sei milioni di voti (su 8,5 milioni) da questi candidati per vincere. A nostro avviso, ciò sembra improbabile, dato l'alto tasso di rifiuto per Bolsonaro”.

Per il manager “è probabile che il clima di estrema polarizzazione si inasprisca fino al voto del secondo turno. Tuttavia, non ci aspettiamo che l'acuirsi della tensione porti a un evento simile ai disordini del Campidoglio statunitense del gennaio 2021 in caso di vittoria di Lula. È più probabile che si verifichino massicce proteste di piazza senza incidenti gravi, mentre gli scoppi di violenza dovrebbero essere contenuti nell'ambito dei social media. È probabile che Lula vinca le elezioni con un vantaggio risicato, ma il coordinamento tra il governo e il Congresso sarà complicato, il che significa che le sue politiche saranno particolarmente difficili da attuare”.

“Per i mercati - conclude Larose - questo potrebbe essere positivo, poiché sarà impossibile per Lula abrogare le riforme a favore del mercato introdotte dalla presidenza di Michel Temer, soprattutto il tetto alla spesa pubblica. D'altra parte, la governabilità potrebbe essere molto più difficoltosa”.

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