"Anche se l'economia Usa non dovesse crescere più del 2% annuo, nell'insieme i mercati finanziari dei Paesi emergenti dovrebbero tenere performance interessanti".

E' questa l'opinione di Alessandro Ghidini, gestore di un fondo obbligazionario di Swiss&Global legato all'inflazione, riportata dal Sole 24 Ore.

Ottimi spunti di investimento sono gli emerging inflation linked.
Questo strumento consente di sfruttare, nei paesi emergenti, la migliore esposizione ai tassi con un rendimento reale positivo, il potenziale apprezzamento delle valute di riferimento e di tutelarsi contro il possibile incremento dell'inflazione.

Grandi problematiche non dovrebbero presentarsi, la peggiore delle ipotesi riguarderebbe una brusca frenata del motore della crescita degli emergenti per esempio con uno shock sui prezzi del real estate in Cina o una caduta economica in Brasile.

Al momento, le migliori ooportunità si trovano in Brasile poichè il paese ha fatto enormi passi sul miglioramento delle condizioni macro, ha riserve valutarie maggiori della propria esposizione in valuta estera e il rendimento reale delle sue emissioni obbligazionarie è attorno al 5,5-6%.