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Closing bell, martedì 6 settembre

9/6/2011

Ancora vendite in Europa. Piazza Affari giù con le banche, Intesa Sp sotto l'euro per azione


Nuova giornata di vendit sui mercati, con Piazza Affari ancora una volta protagonista negativa.

Al centro della scena il ocmparto bancario, che non riesce a rialzarsi dal suo momento buio e traccia un nuovo capitolo nel libro dei record negativi.

Mai nella storia Intesa Sanpaolo era scesa sotto l'euro, nemmeno nei giorni di Lehman Brothers, ma questo non fa che evidenziare la serietà del periodo di crisi che i mercati stanno affrontando.

Unicredit fa ancora peggio e ribassa di quasi 5 punti percentuali, sfondando al ribasso gli 80 centesimi.

Bocche cucite ancora sull'aumento di capitale, che ormai sembra sempre più richiesto dagli osservatori.

C'è chi fa peggio delle banche, ed è ancora una volta Fiat, nelle sue varie componenti: Exor maglia nera a meno 6,5%, Industrial subito a ruota e Fiat Spa sotto di 4 punti, a un passo dai 3 euro e 50.

Positivi lusso e consumi con Luxottica e Parmalat che chiudono con rialzi superiori al punto percentuale.

Mossa a sorpresa intanto della Swiss National Bank, che per prevenire le speculazioni sul franco fissa il cambio con l'Euro a 1,20 e immediatamente fa sapere di essere pronta a intervenire per garantire la protezione della sua valuta, senza sosta e senza limiti.

C'è anche questo nella crisi dei mercati e nel desiderio di proteggersi dal contagio per chi in crisi non è e si guarda bene dall'entrarci.

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