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5/27/2021
Mentre la campagna di vaccinazioni accelera e le aziende ripartono, gli investitori europei stanno valutando come rispondere alle prospettive di un'inflazione più elevata causata da un'impennata della spesa per consumi in conseguenza della fine dei lockdown e delle riaperture delle varie attività. E’ quanto emerge dall’ultima edizione del report “The Cerulli Edge ― European Monthly Product Trends” di Cerulli Associates.
Cerulli rileva che l'inflazione nell'eurozona dovrebbe attestarsi intorno all'1,9% nel 2021 e all'1,5% il prossimo anno, raggiungendo l'obiettivo del 2% della Banca centrale europea, target massimo fissato anche da molte altre autorità nazionali, compresa la Banca d'Inghilterra. Tuttavia, osserva ancora la società di servizi finanziari, le opinioni sono divise tra chi osserva con un atteggiamento di cautela l’andamento dell’inflazione, e coloro che invece ritengono che qualsiasi aumento avrà vita breve. La metà delle banche private intervistate da Cerulli ritiene che la protezione dall'inflazione sia uno degli obiettivi più importanti per i clienti, superato solo dal risk management (54%) e dalla conservazione del patrimonio (54%).
“Gli investitori possono proteggersi dall'inflazione in diversi modi, direttamente o indirettamente, e un'area del mercato che sta già iniziando a vedere un aumento degli acquisti è il mercato delle obbligazioni inflation-linked. I dati di Broadridge mostrano che i nuovi flussi netti in fondi all'interno di questa categoria sono aumentati a 4,3 miliardi di euro nel primo trimestre del 2021, rispetto a deflussi per 0,5 miliardi di euro nei tre mesi da aprile a giugno dello scorso anno, dopo l’esplosione dell’epidemia di coronavirus in Europa", commenta Fabrizio Zumbo, associate director, european asset and wealth management research presso Cerulli.
Di converso, la raccolta dei fondi obbligazionari in tutta Europa ha registrato un calo per tre mesi consecutivi, con deflussi che nel mese di marzo hanno toccato quota 11,2 miliardi di euro.
Zumbo fa notare che gli investitori hanno a disposizione anche altri strumenti, questi indiretti, per proteggersi dall'aumento dei prezzi. "Le materie prime, compreso l'oro, sono spesso favorite quando gli investitori entrano in modalità difensiva".
Sebbene non sia stato ancora registrato al momento un significativo aumento degli investimenti in questi “asset rifugio” dall’inflazione, i singoli fondi hanno visto una ripresa della domanda. Nella classifica dei fondi per raccolta di Broadridge relativa al primo trimestre 2021, la metà degli strumenti protetti dall’inflazione classificati nei primi 10 erano legati alle materie prime.
Inoltre, circa il 49% degli emittenti di ETF interpellati da Cerulli prevede che la domanda di ETF sui metalli crescerà nel corso di quest’anno e del prossimo.
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