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4/29/2021 | Lorenza Roma
L'India sta attraversano una fase complicata e difficile per via della variante di Covid-19 che ha colpito il paese. Marcus Weston, fixed income senior portfolio manager e Aravindan Jegannathan, CFA, senior equity analyst, di JK Capital Management Ltd., società parte del Gruppo La Française, hanno evidenziato che "nel giugno 2020 il rating sovrano dell'India fu colpito da un doppio downgrade. Successivamente Fitch abbassò l’outlook del proprio rating BBB- sull’India, anche in questo caso da stabile a negativo. Queste scelte, la scorsa estate, esposero effettivamente l'India e la maggior parte dei principali emittenti di obbligazioni societarie del paese, portando il debito sovrano indiano sull'orlo di un potenziale downgrade a junk, qualcosa che non si vedeva dal 2007".
"Con la catastrofe umanitaria in corso (oltre 2 milioni di contagi a settimana) nel mercato si è registrata una crescente preoccupazione di un downgrade dell'India al di sotto del suo status cruciale di investment grade", hanno sottolineato gli esperti. "Certamente il disastro umanitario in corso, con un aumento esponenziale sia dei casi che delle vittime, sta mettendo a dura prova i servizi pubblici, mentre il social distancing inadeguato, insieme all'emergere di nuovi ceppi molto virulenti, provocherà quasi certamente una spinta verso nuovi aggressivi lockdown per contenere la diffusione del virus".
"In questo contesto spaventoso, ci si aspetterebbe che i mercati indiani siano in caduta libera. Tuttavia, la reazione del mercato è stata finora estremamente contenuta. Dall'inizio di marzo, l'indice di riferimento indiano SENSEX è sceso appena sotto il 3% e, al momento di scrivere, rimane in territorio positivo per l'anno. Anche l'indice Bloomberg Barclays USD Credit India è positivo per l'anno: una prestazione sorprendente, considerando il movimento dei rendimenti dei Treasury sottostanti registrato da gennaio ad oggi. In altre parole ci sono pochissimi segni di nervosismo da parte del mercato, per non dire del panico, sia per quanto riguarda le azioni che per le obbligazioni indiane", hanno precisato gli analisti.
"Il mercato indiano, sia per le azioni che per le obbligazioni, potrebbe essere esposto a una certa volatilità nel breve termine ma continuiamo a vedere benefici nel mantenersi esposti alla terza economia asiatica per motivi di diversificazione, a condizione che le posizioni sui nomi specifici siano gestite e monitorate con attenzione", hanno concluso gli esperti.
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