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Un’Europa più verde, ecco i prossimi passi

11/18/2020

I gestori patrimoniali, i consulenti finanziari e tutti gli altri attori in campo dovranno adattarsi ai nuovi regolamenti in fatto di sostenibilità come l’SFDR. L’analisi di NN IP


Quattro mesi, il tempo a disposizione per essere più trasparenti in fatto di sostenibilità.

Il 21 marzo 2021 infatti entra in vigore il regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nei servizi finanziari (SFDR). Con queste nuove norme l’Europa prova a incrementare la trasparenza delle modalità con cui gli operatori dei mercati finanziari, come gestori patrimoniali e consulenti finanziari, integrano i rischi e le opportunità legate alla sostenibilità all’interno delle loro decisioni e raccomandazioni di investimento.

La richiesta è quella di classificare tutti i fondi di investimento in 3 categorie a seconda del livello di sostenibilità: grigio (articolo 6), verde chiaro (articolo 8) e verde scuro (articolo 9). Un lavoro complesso e necessario per aiutare gli investitori a comprendere davvero su quali prodotti finanziari decidono di indirizzare il proprio capitale.

 

Come ci ricordano gli esperti di NN IP in un recente report, questo regolamento si inserisce all’interno del Piano d’azione dell’UE per un’Europa più verde ed è inoltre strettamente legato ad altre due disposizioni legislative. La prima è il regolamento sulla tassonomia dell’UE, che stabilisce i criteri per determinare se specifiche attività economiche contribuiscano o meno al raggiungimento degli obiettivi ambientali. I gestori patrimoniali e altri investitori professionali dovranno rendere nota la quota di investimenti che finanziano attività compatibili con la tassonomia per ciascun prodotto finanziario rilevante, compresi i fondi di investimento. Al momento la tassonomia è principalmente focalizzata sulle problematiche ambientali. In futuro, includerà anche fattori sociali e legati alla governance. La seconda disposizione riguarda invece l’ambito non finanziario. La NFRD, direttiva sulla reportistica non finanziaria, prevede requisiti più rigorosi e standardizzati sulle modalità con cui le aziende comunicano questo tipo di informazioni e rendono noti i dati ambientali, sociali e di governance. Dal 2018 alle società viene richiesto di integrare rendiconti non finanziari nei loro bilanci annuali. L’UE rivedrà il regolamento NFRD per sostenere l’implementazione della tassonomia dell’UE e del regolamento SFDR.

 

Va da sé che l’impatto di questo pacchetto di regole sarà significativo sui gestori patrimoniali e gli alti attori della filiera degli investimenti e risparmio. Non sarà più sufficiente dire di essere sostenibili ma bisognerà dimostrarlo. Per NN IP questa non rappresenta una novità. La società infatti dispone già di una classificazione per gli investimenti ESG e pubblica dati certificati in questo ambito da molti anni. Un’esperienza che può essere condivisa anche con i clienti che richiedono un sostegno trovandosi ancora un po’ indietro. E più che un flusso di informazioni a senso unico, questa modalità di lavora diventa un interscambio di suggerimenti, condivisioni e dibattiti tra le parti interessate. Un esempio sono i clienti distributori di

fondi, per i quali il regolamento SFRD sarà obbligatorio. Nei prossimi mesi NN IP si impegnerà a illustrare loro orientamenti e obiettivi riguardo alle classificazioni dei prodotti. La condivisione di queste informazioni dovrebbe avvenire già nel primo trimestre (vista la scadenza a fine marzo di cui si faceva menzione).

 

La domanda ora è quali impatti avranno queste nuove norme nel mondo degli investimenti sostenibili. Secondo gli esperti della società olandese questa tendenza alla trasparenza spingerà i proprietari di asset a riflettere maggiormente sull’importanza della sostenibilità nei loro investimenti. Qualora i proprietari di asset debbano anche fornire comunicazioni ai loro clienti finali, ad esempio i fondi pensionistici, anch’essi dovranno integrare i fattori ESG e la sostenibilità nelle decisioni di investimento e nella reportistica.

In conclusione ridistribuire investimenti in attività commerciali sostenibili è in linea con la convinzione di NN IP riguardo la valorizzazione del capitale.

Nuove regole insomma non potranno che fare bene alla causa green. L’Europa si trova sulla strada verso la realizzazione di un primato a livello mondiale, quello della sostenibilità. Un concetto in continua evoluzione e mutazione così come la cornice entro la quale i protagonisti, siano essi del mondo finanziario e non, sono chiamati ad agire.

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