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9/7/2020
L’azionario USA ha messo a segno un forte rimbalzo, ma nei prossimi mesi la volatilità potrebbe aumentare. Secondo Curt Organt, gestore del fondo T. Rowe Price Funds SICAV – US Smaller Companies Equity, T. Rowe Price, per le small-cap USA questo contesto è potenzialmente complesso, con probabili effetti sulle performance di breve termine, ma è un segmento sul quale gli investitori dovrebbero mantenere un’allocazione strategica e di lungo termine come parte di un più ampio posizionamento sull’azionario USA. La volatilità potrebbe infatti generare interessanti entry point per gli investitori.
L’attuale fase di ripresa è insolita, ricorda il gestore, essendo stata guidata da grandi società con valutazioni elevate, in assenza di segnali di miglioramento dell’economia. A livello storico, le società più piccole hanno generalmente guidato il rimbalzo dopo un periodo di rallentamento. Essendo più agili e meno legate ad aspetti burocratici, le società più piccole in genere rispondono più velocemente ai cambiamenti, inoltre, con una porzione maggiore di utili generati a livello domestico, queste aziende probabilmente saranno le prime a beneficiare dei miglioramenti economici negli USA. Intanto, la possibile battuta d’arresto per la globalizzazione potrebbe supportare le small-cap su un orizzonte più lungo.
Il gestore di T. Rowe Price segnala come le osservazioni più significative che sono emerse dai recenti incontri con i management delle aziende hanno segnalato un cambio di focus a livello di management, con una maggiore attenzione al breve periodo rispetto al passato. I management hanno mostrato disappunto sulla totale assenza di chiarezza sull’outlook di breve termine. Molti ritengono che la ripresa negli USA sia totalmente dipendente da una buona gestione della pandemia, tuttavia, con alcuni stati ancora in lockdown, persiste molta incertezza su questo fronte, rendendo quasi impossibile capire come evolverà la domanda.
La pandemia ha accelerato alcuni trend secolari, che erano già visibili nell’economia USA. Organt cita lo spostamento verso soluzioni tecnologiche e digitali, ma sottolinea come un altro importante trend di lungo periodo è quello che vede grandi aziende diventare sempre più grandi all’interno di un dato settore. Ciò è evidente nei segmenti che sono stati più colpiti dalla crisi, come vendite al dettaglio e viaggi, dove sempre più società stanno fallendo, lasciando campo libero alle società più forti, con una maggiore fetta di mercato.
Per gli investitori attivi, la natura meno efficiente delle small-cap rende il segmento particolarmente attraente, creando opportunità per generare valore. Minore la capitalizzazione del mercato, minore la copertura da parte di analisti e investitori istituzionali – ciò implica un maggiore potenziale di prezzi non equi per le azioni in questo comparto, e l’incertezza generata dalla pandemia ha ulteriormente aumentato questo potenziale.
Secondo Organt sta emergendo una nuova generazione di vincitori, costituita da aziende con una forte presenza online e una minore intensità di capitale. La solidità del brand e un’ampia rete di distribuzione non sono più elementi fondamentali come un tempo, e con l'evoluzione dei settori, le barriere all'ingresso diminuiranno e l'innovazione progredirà più rapidamente. Si tratta di un ambiente che creerà potenzialmente maggiori opportunità per le aziende più piccole. Di conseguenza, T. Rowe Price continua a focalizzarsi sulla ricerca di imprese di piccola e media capitalizzazione di alta qualità, dove il potenziale di crescita non è ancora pienamente prezzato, ma che potrà aumentarne il valore su un orizzonte di lungo termine.
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