Tempo di lettura: 2min
8/11/2011 | Francesco D'Arco
Aumentano le aspettative di crescita del Pil dell'area euro per il 2011, mentre si riducono le previsioni per il 2012. E' questa la visione degli economisti delle maggiori istituzioni secondo la Survey of Professional Forecasters della Bce. L'indagine, che riassume che le stime dei maggiori istituti di previsioni, indica per il 2011 un Pil dell'area euro in crescita dell'1,9% (+0,2% rispetto alla precedente rilevazione), mentre nel 2012 la previsione è di un +1,6% (-0,1%) e per il 2013 si parla di un +1,9%.
Più in generale la Banca Centrale Europea, nel suo consueto bollettino mensile, indica per l'area euro un'attenuazione della crescita, dopo la "vigorosa" espansione economica del primo trimestre. E "per il prossimo futuro ci si attende il protrarsi di una crescita contenuta" con delle distinzioni tra i vari paesi.
A riguardo la Bce sottolinea come nel caso dell'Italia la ripresa economica dopo la recessione sia stata particolarmente lenta, sia rispetto al boom della Germania, ma anche al confronto di Francia e Spagna: "In tutti i Paesi ad eccezione dell'Italia - nota lo studio della Bce - le esportazioni si sono riportate su livelli pari o prossimi a quelli massimi rilevati prima della recessione".
Nel complesso, però, se misurato fino al primo trimestre del 2011, il vigore dell'attuale ripresa del pil dell'area dell'euro "si è allineato con quello delle due riprese degli anni '80 e '90, benché sussistano notevoli differenze nella composizione della crescita tra settori economici e componenti della domanda".
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie