Tempo di lettura: 2min

Poderoso recupero del PIL nel terzo trimestre 2020

4/29/2020 | Daniele Riosa

Gli analisti di Mirabaud AM: “La crisi economica finirà quest’estate e la portata degli stimoli monetari e fiscali avrà conseguenze nel lungo periodo”


“Ci aspettiamo che la crisi economica attuale finisca quest'estate, con il punto più basso della recessione che verrà raggiunto all’inizio del secondo trimestre 2020. La portata degli interventi di politica fiscale e monetaria è inedita e avrà conseguenze nel lungo periodo. I costi economici della crisi saranno permanenti”.  Gero Jung, chief economist di Mirabaud AM e Pierre Pinel cio asset allocation di Mirabaud AM, prevedono che “l'attività economica globale calerà del 3% quest'anno. Si tratta di un crollo molto più profondo di quello verificatosi durante la recessione globale del 2009, quando la produzione mondiale è diminuita di un più moderato 0,1%”.

Una volta che le misure di lockdown verranno allentate nelle economie sviluppate, “ci aspettiamo una ripresa dell'attività, a partire dal terzo trimestre. È improbabile che il settore dei servizi torni immediatamente al 100% della sua capacità, ma guiderà il rimbalzo. A ciò contribuiranno le misure di stimolo da parte dei governi, sul fronte sia fiscale che monetario. Negli Stati Uniti il nostro scenario di base prevede un recupero del 17% nel terzo trimestre”.

Gli esperti ricordano che “finora le banche centrali hanno aumentato, a livello globale, i loro bilanci di oltre 2,7 mila miliardi di dollari dall'inizio di marzo; circa i 2/3 di questa iniezione di liquidità provengono dagli Stati Uniti. L’ammontare di tale apporto di liquidità a livello globale è ben diverso dai 2,5 mila miliardi di dollari messi a disposizione - su un periodo di 12 mesi - durante la crisi finanziaria di oltre 10 anni fa”.

Che cosa può cambiare il nostro scenario di base? “Sia la velocità della ripresa sia la profondità della recessione dipendono dalla strategia che verrà attuata per uscire dall'isolamento. In questo caso, test efficienti e un vaccino per il Covid-19 sono fondamentali, anche se è improbabile che quest'ultimo sia utilizzabile prima di giugno 2021".

Nel lungo periodo, “le perdite nella produzione economica saranno permanenti. Le conseguenze economiche saranno importanti. Per prima cosa, la perdita netta della produzione totale aggregata è di quasi 9 mila miliardi di dollari, o di circa l'11% dell’output mondiale. La crescita globale rimarrà contenuta anche dopo il 2021, quando i principali effetti della crisi saranno probabilmente scomparsi”.

“Inoltre, due elementi resteranno il tema dominante nel contesto attuale. I bilanci delle banche centrali nelle principali economie non sono mai aumentati in misura simile. Questo complicherà una possibile strategia di uscita, esperienze recenti hanno dimostrato le difficoltà per le autorità monetarie di ritirare questo tipo di misure. In secondo luogo, l'aumento dei deficit del settore pubblico e dei livelli di indebitamento è significativo e probabilmente rimarrà elevato negli anni a venire. I risparmi, compresi quelli precauzionali, aumenteranno”, concludono Jung e Pinel.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?