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4/17/2020 | Redazione Advisor
"Le variazioni giornaliere dei principali indici azionari globali in quest’ultimo periodo diventeranno casi di scuola e verranno utilizzati come metro di paragone negli stress test dei prossimi anni. Dopo gli impressionanti “vuoti d’aria” delle scorse settimane, su tutti il -17% del Ftse Mib e il -12% del Dax del 12 marzo, siamo passati al +9% e +11% per i mede¬simi listini di martedì 24 marzo" spiega Paolo Mauri Brusa, gestore del team multi asset Italia di GAM (Italia) SGR.
Il gestore prosegue sottolineando che: "In una situazione di mercato come quella attuale analizzare le metriche tradizionali serve a ben poco. Non sono infatti i multipli azionari o il livello degli spread creditizi a muovere il mercato in questi frangenti. I flussi se¬guono logiche diverse, in parte tecniche per via di tutti quegli operatori costretti a chiudere le posizioni e a fare cassa per soddisfare le margin calls sulle posizioni in derivati, dall’altro comportamentali, con la corsa alle vendite da parte di risparmiatori spaventati. Citando Warren Buffet “il mercato sta re¬distribuendo ricchezza dall’impaziente al paziente”. Certo, se ci ancorassimo alla dottrina non potrem¬mo non notare che, malgrado gli analisti abbiano drasticamente abbassato le stime sugli utili 2020, le valutazioni sono tornate ai livelli di fine 2018, culmi¬ne dell’altra recente profonda correzione".
Brusa inoltre aggiunge che: "Gli spread del credito sono addirittura tornati a livelli che non si vedevano dalla crisi del debito europeo del 2011. Qual è la mossa giusta da fare? Meglio approfittare delle sedute di recupero per ridurre i rischi di portafoglio e attendere che la situazione generale migliori e ci sia maggior visibilità sul futuro; oppure occorre prendere il coraggio a due mani e approfittare delle giornate di correzione per comprare rischio. Avere un buon market timing è in generale molto difficile per qualsiasi investitore, in situazioni come quella attuale direi impossibile. Guardando con lo specchietto retrovisore agli ultimi anni, mercati azionari e credito ora rappresentano senza dubbio una grande occasione d’acquisto, ma quella che stiamo attraversando è una crisi diversa da tutte le altre e le cui conseguenze sono, purtroppo, ancora difficili da valutare. Sulle nostre strategie multiasset manteniamo un approccio prudente, a questi livelli non riduciamo ulteriormente il rischio. Manteniamo un’ampia diversificazione, selezionando le strategie più idonee alle diverse fasi di mercato. Il momento di aumentare il rischio potrebbe essere vicino, ma è imperativo non avere fretta".
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