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Rendimenti, Banche europee come alternativa di qualità

10/2/2019

Secondo l'esperto di GAM Investments questo comparto risulta attraente per una serie di motivi. Ecco quali


Caccia al rendimento assumendosi maggiori rischi o sul fronte dei tassi d'interesse o sul fronte del credito. E' questo il mantra che ripetono gli investitori in questo contesto di tassi bassi "dove la maggior parte dei titoli a reddito fisso investment grade presenta attualmente un rendimento inferiore all'1%" spiega Patrick Smouha, gestore delle strategie credit opportunities di GAM Investments.

Un'alternativa secondo l'esperto è quella di cercare rendimenti di qualità sempre più a valle nella struttura del capitale, in particolare nel settore finanziario, con rendimenti fino al 4% per il debito subordinato dei bancari denominato in euro.

 

"Riteniamo che i titoli finanziari, e in particolare le banche europee, siano allettanti per una serie di motivi. Le banche hanno rafforzato sia la qualità che la quantità del patrimonio di vigilanza, aumentando la capacità di assorbire le perdite in qualsiasi scenario, anche fortemente negativo. Hanno ripulito i bilanci e hanno curato una riduzione strutturale delle attività di rischio. Si tratta di un mercato altamente regolamentato e liquido con forti indici di solvibilità, capitale e liquidità. Inoltre, i risultati del secondo trimestre hanno indicato una continuazione di queste tendenze con utili molto buoni" spiega l'esperto.

 

Un esempio è la Bank of England che "ha sottoposto gli istituti britannici a severi stress test che hanno tutti superato - questo dimostra che le banche d’oltremanica possono resistere a uno shock molto peggiore, per esempio, di una hard Brexit. Gli stress test condotti dalla Banca centrale europea hanno inoltre dimostrato che il settore sta diventando più forte e più resiliente" commenta Smouha.

 

In conclusione "Il contesto di un prolungato abbassamento dei tassi d'interesse ha messo sotto pressione la redditività del settore bancario europeo, ma a nostro avviso si tratta più che altro di una storia che riguarda il mercato azionario. Per gli obbligazionisti, riteniamo che l'impatto sia neutro in quanto i fondamentali continuano a migliorare a livello globale, come dimostrato dalla netta sovraperformance del debito subordinato delle banche rispetto alle loro quotazioni azionarie negli ultimi cinque anni - e chiosa l'esperto di GAM - A nostro avviso, le valutazioni rimangono interessanti. Gli spread sul debito subordinato si sono inaspriti nell’ultimo periodo, ma rimangono superiori di oltre 100 punti base rispetto a 18 mesi fa. Il comparto conta anche su un supporto tecnico, visto che la maggior parte dell'offerta prevista per l'anno in corso è già stata emessa. Le sottoscrizioni di quasi tutte le operazioni hanno superato di molto il volume dell’emissione e hanno ottenuto buoni risultati".

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