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Allianz GI, nel 2020 due possibilità per il ciclo economico

6/13/2019

La prima è che le autorità monetarie e fiscali creino le condizioni per un “soft landing", la seconda è che si entri in una fase di recessione con il rischio di “hard landing. Ecco come...


Schiarite all'orizzonte per l'economia globale che dopo una fase di debolezza vedono in Cina e USA dati migliori per la prima volta dopo 11 mesi.

"Siamo ancora in attesa di una ripresa sostenibile dai minimi in alcuni settori ciclici (soprattutto in ambito manifatturiero e nel commercio mondiale) e di un miglioramento dei dati congiunturali di area euro, Giappone e Regno Unito. Nel quadro di un allentamento monetario e fiscale più sostenuto e prolungato, durante l’estate potremmo assistere quanto meno a una temporanea ripresa sul fronte macroeconomico. Di per sé, dei progressi momentanei non sarebbero comunque sufficienti per passare da uno scenario di fine ciclo a uno di crescita sostenibile, ma servirebbero ad affievolire i timori di recessione che ripetutamente emergono nei mercati finanziari" spiega Hans-Jörg Naumer, global head of capital markets & thematic research Allianz Global Investors.

 

Secondo l'esperto ci sono due possibilità per il ciclo economico nel corso del prossimo anno."La prima è che le autorità monetarie e fiscali creino le condizioni per un “soft landing” in una fase avanzata del ciclo, in modo da porre le basi per una nuova accelerazione; la seconda è che si entri in una fase di recessione con il rischio di “hard landing” per l’economia. Quest’ultima eventualità non si può ancora escludere" prosegue Naumer.

 

L'ago della bilancia potrebbero essere i rischi legati alla geopolitica. "Infatti, non solo comportano un aumento dei premi per il rischio e costanti oscillazioni sui mercati finanziari, ma impediscono anche alle società di predisporre piani a lungo termine, e quindi frenano gli investimenti nel settore privato. La rapida creazione di una maggioranza nel Parlamento Europeo, sviluppi costruttivi sul fronte della Brexit e segnali di distensione nel conflitto commerciale sino-americano sarebbero ben più che “una tiepida brezza primaverile”" conclude l'esperto di Allianz GI.

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