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6/4/2019 | Luca Guerrasio
Le grandi banche di Wall Street, all’unanimità, hanno messo in guardia gli investitori dai crescenti rischi di recessione causati dall'intensificarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Come riportato da Bloomerg secondo Morgan Stanley “una recessione globale potrebbe iniziare entro nove mesi se il presidente Donald Trump imponesse tariffe del 25% su ulteriori 300 miliardi di dollari di esportazioni cinesi”.
Sempre come riportato dalla rivista, il capo economista di Morgan Stanley Chetan Ahya sostiene che “le recenti conversazioni con gli investitori hanno rafforzato la sensazione che i mercati stiano sottovalutando l'impatto delle tensioni commerciali. Gli investitori sono generalmente del parere che la disputa commerciale potrebbe durare più a lungo, ma sembrano trascurare il suo potenziale impatto sulle prospettive macro globali".
JPMorgan teme sempre di più la recessione infatti ha dichiarato “che la probabilità di una recessione negli Stati Uniti nella seconda metà di quest'anno è salita al 40% dal 25% un mese fa”.
Bruce Kasman, capo economista di JPMorgan, sostine che “la crescita globale sembra destinata a scivolare al di sotto della tendenza per il resto dell'anno".
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