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7/11/2011 | marco.gementi
Mentre la Grecia, e con essa la stabilità dell’Euro, sta affrontando una battaglia per la sopravvivenza, la maggioranza delle nazioni dell’Europa centro orientale, incluse Polonia e Repubblica Ceca, si reggono su solide fondamenta economiche grazie al miglioramento negli ultimi due anni dei propri fondamentali.
Quindi attualmente la situazione del debito nei paesi dell’Europa Centro Orientale è migliore rispetto alla media europea.
Tallone d'Achille di quest’area sono ancora i prestiti in valuta estera ma la situazione è migliorata grazie all’applicazione d alcune misure tra le quali la Vienna Initiative, che ha invitato le banche straniere a coordinarsi sul fronte dei prestiti verso l’Europa dell’Est in modo da mantenere una certa liquidità di mercato.
Un fattore decisivo per la stabilità dell’Europa Centro-Orientale è che i paesi dell’area sono solo marginalmente esposti al debito greco. La Germania è il partner commerciale principale per molte di queste nazioni ad eccezione della Bulgaria, che ha dei legami economici più forti con la Grecia per motivi di vicinanza geografica.
Paesi come la Polonia e la Repubblica Ceca non affrontano gli stessi problemi della grecia essendo, grazie al basso costo del lavoro, utilizzate come siti produttivi di grandi industrie internazionali, che portano capitali nei paesi stessi. Se questi flussi di capitali diventassero troppo massicci, i Paesi con una propria moneta avrebbero almeno la possibilità di ricorrere all’apprezzamento valutario per controllare i tassi di cambio.
Tuttavia i paesi in via di sviluppo con fondamentali solidi sono alquanto ambivalenti riguardo i flussi di capitali esteri, senza contare che una pressione sui tassi di cambio potrebbe sollevare dei timori sulla competitività del paese, mentre la crescita economica potrebbe soffrirne nel breve termine.
Finché l’area problematica non supererà il "muro" nell’Eurozona, e fino a che il problema Grecia sarà affrontato in modo freddo e controllato, la crisi attuale non porterà conseguenze di lungo termine nella regione dell’Europa Centro Orientale. Comunque una flessione nei pesi centrali dell’UE avrebbe effetti duraturi sulla regione. In questo caso la forte dipendenza commerciale dalla Germania metterebbe in crisi le cifre delle esportazioni, insieme ai dati fondamentali dell’Europa Centro Orientale.
La Romania e la Bulgaria potrebbero essere un’eccezione, a causa della prossimità geografica con la Grecia.
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