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4/6/2018 | Greta Bisello
L'atteggiamento della Bce rassicura i mercati, tra cui quello italiano, lo spread rimane sotto controllo e le elezioni del 4 marzo non hanno generato incertezza sui mercati ma stallo politico a livello nazionale.
"Il mercato azionario italiano nel corso del primo trimestre ha mantenuto la propria forza relativa rispetto ai principali altri listini, sia durante il rally di gennaio che nella successiva fase di correzione. Tecnicamente siamo ora in un momento più laterale, durante il quale gli investitori devono digerire gli elementi di disturbo che si stanno inserendo nello scenario. La crescita rimane tutto sommato buona, ma le sorprese positive che hanno caratterizzato il 2017 hanno via via portato ad alzare l’asticella delle aspettative" afferma Stefano Andreani (in foto), gestore azionario di Lemanik.
Il protezionismo la fa da padrone nella narrazione dell'ultimo mese e i mercati a livello internazionale reagiscono con numerose incertezze. "Il bersaglio principale è la Cina, ma non è escluso che si possano avere ripercussioni anche in Europa, per ora esclusa dai dazi su alluminio e acciaio", continua Andreani. "In questi giorni si sta verificando un escalation di annunci ai quali probabilmente seguirà una fase di trattative, con la speranza che si riesca a trovare un equilibrio per evitare una guerra commerciale che avrebbe impatti sulla crescita globale creando una situazione “lose-lose” per tutti gli attori, Stati Uniti compresi".
La conseguenza di questi elementi è stata un appiattimento delle curve dei rendimenti che segnala aspettative di rallentamento della crescita, anche se non di recessione, avendo le curve una pendenza ancora positiva. Le strategie settoriali risentono del nervosismo dei mercati, dapprima concentrati sul trend di rialzo dei tassi americani e poi costretti a fare i conti con una potenziale ondata di protezionismo che complica lo scenario.
"Nel frattempo, si sta avvicinando la fase di pubblicazione dei risultati del primo trimestre, durante la quale le stime per il mercato italiano sono state riviste ulteriormente al rialzo e dalla quale ci si aspettano messaggi ancora positivi sull’andamento dei fondamentali da parte delle singole società, nonostante il confronto sfidante del tasso di cambio euro dollaro rispetto al primo trimestre del 2017", conclude Andreani. "Le valutazioni offrono un buon supporto al mercato nell’attuale contesto anche grazie a un dividend yield intorno al 3.5%".
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