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Degroof Petercam: i mercati attendono i tassi

4/5/2018

Fed in azione con il primo rialzo dei tassi e altri due o tre previsti entro la fine del 2018, Bce in procinto di chiudere i rubinetti del QE


L'economia è ancora solita anche se diminuisce il ritmo della ripresa, si prevede che i tassi di interesse - quindi quelli di moltica monetaria reale -, previsti resteranno inferioi rispetto agli standard del periodo precrisi. Spaventa il protezionismo a livello globale con i recenti scambi di limitazione a livello commerciale tra Stati Uniti e Cina.

 

Da monitorare attentamente la condizione proprio degli Stati Uniti, secondo gli espertidi Degroof Petercam, con la terza espansione economica più lunga della storia, con la curva dei rendimenti ancora in trend di appiattimento. La politica fiscale di Trump sembra dare un piccolo stimolo alla crescita economica, ma nel lungo periodo si tradurrà soprattutto in un deterioramento delle finanze pubbliche e in un aumento delle disuguaglianze. 

Sul fronte Fed, sotto la nuova presidenza Powell, sono previsti da tre a quattro aumenti dei tassi di interesse entro la fine del 2018 (uno già effettuato a fine marzo). Un tasso più elevato di sconto della Fed e una maggiore propensione al rischio potrebbero portare a un leggero apprezzamento del dollaro, ma non ci si dovrebbe aspettare un aumento significativo, data la sua valutazione attuale.

 

In Europa invece, nonostante i principali indicatori suggeriscano un leggero attenuarsi della crescita nei prossimi mesi, il quadro economico generale rimane stabile. Non ci si dovrebbe aspettare un inasprimento della politica monetaria nel breve periodo. Inoltre, un ulteriore apprezzamento dell'euro sulla base di tassi più elevati renderebbe più difficile per la BCE raggiungere il suo obiettivo in materia di inflazione. Il primo rialzo dei tassi è previsto per la primavera del 2019.

 

L'economia della Cina si è ormai stabilizzata. L'incertezza della politica economica è diminuita, ma l'attesa di Degroof è che la crescita rallenti nel 2018, dato che la ripresa trainata dal credito è ormai giunta al termine e la politica monetaria rimane piuttosto restrittiva. Nel resto dei paesi emergenti l'attività economica sta resistendo bene. Nell'attesa di numerose elezioni per quest'anno e il 2019 (tra gli altri Colombia, Messico, Brasile e Sudafrica).

 

Le asset class consigliate sono l'azionario europeo per cui le valutazioni restano ragionevoli in Europa. La crescita degli utili è probabilmente sottostimata considerato lo scenario macroeconomico e la forza attuale dell’euro. La politica monetaria si conferma accomodante.

Quelle da sottopesare invece le obbligazioni governative, nelle ultime settimanehanno registrato rendimenti discordanti negli Stati Uniti e nell'area Euro: mentre i rendimenti Usa sono rimasti sostanzialmente stabili e hanno mantenuto un livello elevato, quelli dell’Eurozona hanno evidenziato una leggera flessione. Questa differenza è dovuta ai recenti sviluppi macroeconomici e alle prospettive della banca centrale. I rendimenti obbligazionari, concludono gli esperti di Degroof Petercam, saranno soggetti a rischi di rialzo. Tuttavia, questo rischio è chiaramente più elevato negli Stati Uniti che nella zona Euro a causa di differenze nelle prospettive d'inflazione, nella fase di normalizzazione della politica monetaria, e nelle dinamiche della domanda e dell'offerta. 

 

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