Tempo di lettura: 1min
2/19/2018 | Greta Bisello
La correzione del mercato della scorsa settimana non ha spaventato, anzi ha radici profonde che vanno comprese per proiettarsi verso il futuro ma soprattutto comprendere quali rischi sono alla porta.
I titoli che si sono indeboliti potrebbero indebolirsi ulteriormente prima che il mercato ritorni in equilibrio. I prezzi degli attivi sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, e gli investitori a lungo termine hanno accumulato ingenti guadagni. Inoltre, alcuni dei fattori che hanno sostenuto i mercati negli ultimi anni cominciano a venire meno: la prospettiva di un aumento più rapido dei tassi in diversi paesi sviluppati e la chiusura del QE negli Stati Uniti, come pure i segnali di crescita dei salari che sono emersi quasi ovunque.
Secondo l'analisi di Toby Nangle co-responsabile asset allocation globale e responsabile multi-asset, EMEA, non c'è nulla nell'andamento del mercato azionario finora che induca a temere che la solida espansione economica globale o la crescita sostenuta degli utili per azione previste vengano messe a repentaglio. In realtà, questi movimenti del mercato sembrano un evento collegato più alle valutazioni che ai fondamentali.
Sapere che i ribassi del mercato azionario possono accentuarsi per le ragioni legate all'ossatura del sistema finanziario sopra descritte fa sì che si evitino i grandi fondi sistematici che potrebbero essere costretti a una liquidazione. Tuttavia, prosegue Nangle, si sta approfittando dell'opportunità di aumentare l'esposizione ai mercati già privilegiati, cogliendo il valore perso dagli operatori costretti a vendere loro malgrado.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie