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2/1/2018 | Greta Bisello
Finisce con un nulla di fatto, come largamente atteso da tempo, l'ultima riunione di Janet Yellen come Presidente della Fed. I tassi di interesse rimangono invariati e l'obiettivo inflazione viene fissato nel breve termine al 2%.
Così si chiude una stagione apertasi nel 2014 e ne inizia un'altra, da marzo attesa la prima riunione di Jerome Powell, dalla quale si attende il primo rialzo di un quarto di punto percentuale (e altri 3 per il 2018).
Sophia Ferguson, senior portfolio manager active fixed income and currency di State Street Global Advisors, ha commentato: "Gli ultimi dati economici rimangono coerenti con il percorso di aumento dei tassi proposto dal FOMC per il 2018, ma il tema chiave per il FOMC sarà di quanto aumentare i tassi. Mentre l'impatto del pacchetto fiscale sulla politica monetaria è diventato recentemente molto importante, saranno necessari rialzi più rapidi e aggressivi solo se la politica fiscale aumenterà la domanda quanto basta per produrre un incremento inatteso della crescita e un calo inaspettato della disoccupazione".
E conclude: "Date le pressioni inflazionistiche limitate e una curva dei rendimenti più piatta, attendiamo ora il verbale del meeting, che sarà pubblicato il 21 febbraio, per raccogliere informazioni su un possibile dibattito in merito alle prospettive di normalizzazione dei tassi o su un modello alternativo di politica monetaria ".
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