La crescita economica fatta registrare nel 2017 proseguirà anche durante questo anno. Indicazioni positive arrivano dall’azionario. Gli utili potrebbero arrivare a crescere a un ritmo del 15%, aiutando i mercati finanziari. Nonostante eventi politici come la Brexit in Gran Bretagna, che avrebbero potuto portare considerevoli scossoni negativi, il Paese ha retto all’onda d’urto.

 

A livello internazionale la crescita e i cicli economici sembrano sincronizzati come mai prima. Secondo Philip Dicken, responsabile azionario Europa un dato che potrebbe destabilizzare i mercati finanziari è quello politico. Con la scorsa tornata elettorale in Europa, tra Germania, Francia e Olanda, i partiti populisti, nonostante la mancata vittoria, hanno acquisito terreno. Se da una parte la CDU della cancelliera Merkel, ha ottenuto una percentuale più bassa di voti, dall’altra l’AfD, il partito nazionalista di vocazione populista, prima assente dal Bundestag, è diventata la terza forza del Paese, con l’esclusione dell’SPD, che non entrerà nell’esecutivo. In attesa di elezioni presidenziali rimane, per i prossimi due mesi, l’Italia, che con la nuova legge elettorale vede non poche difficoltà di affermazione da parte di una sola coalizione. I mercati, come detto prima, hanno reagito molto bene alle potenziali avversioni del 2017, ci si chiede dunque cosa potrebbe generare un rallentamento, come un eventuale rivolgimento negativo nelle trattative della Brexit indebolendo Londra e procurando un effetto domino sulle altre piazze europee.

 

Alla luce di queste possibilità, la strategia d’investimento di non ha subito cambiamenti radicali. Rimane primario scovare società di qualità ma allo stesso tempo sottovalutate. Tra i settori preferiti figurano l’industria, la tecnologia e servizi al consumatore. Un numero crescente di imprese in Europa viene quotato sul mercato tramite IPO. Un'altra valida fonte di rendimento per i gestori attivi è rappresentata dal livello sostenuto dell'attività di fusione e acquisizione.