In caso di rottura dei negoziati il Paese è destinato al "fallimento". E con lui anche Portogallo, Irlanda e Spagna potrebbero...
In caso di rottura dei negoziati il default della Grecia appare inevitabile. E' questa l'amara sintesi di Asoka Woehrmann, responsabile investimenti di DWS Investments (Gruppo Deutsche Bank). Secondo l'esperto uno stallo della situazione politica o una sentenza negativa da parte della corte costituzionale tedesca potrebbero accendere la miccia di uno scenario tutt'altro he positivo.
Uno scenario che vedrebbe la BCE smettere di accettare come collaterali i titoli di Stato della Grecia, lasciando le banche del Paese senza finanziamento. In seguito assisteremmo ad un arresto del sistema bancario, che imponga limitazioni al ritiro delle somme depositate, eventualmente anche l'emissione di moneta di emergenza. "Il costo sociale non può essere completamente escluso in questo scenario" spiega Woehrmann. "È inoltre possibile un contagio a Portogallo, Irlanda, forse perfino la Spagna attraverso le strade dei rendimenti dei bond governativi e delle difficoltà del settore bancario".
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