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Trump, amico dei petrolieri, spingerà i green bond

1/16/2017

Lo spiega Jens Peers, esperto di Mirova, del gruppo Natixis Global Asset Management


Nel corso del 2017 le azioni potrebbero sovraperformare le obbligazioni. La pensano così molti gestori, galvanizzati dagli sgravi fiscali e dalla spesa infrastrutturale, promessi dal neo presidente Donald Trump che potrebbero far aumentare gli utili aziendali, la crescita dell'occupazione e i consumi. Fa parte del gruppo anche Jens Peers, cio sustainable equities di Mirova, del gruppo Natixis Global Asset Management, che però invita a non scartare tutto ciò che propone il ricco universo del reddito fisso. Peers, in particolare, suggerisce di guardare con attenzione la crescente importanza dei green bond.

Il motivo è presto detto: Peers spiega che “per la spesa infrastrutturale, il presidente eletto Trump intende fare molto affidamento sul settore privato per ottenere finanziamenti, essenzialmente tramite partnership tra pubblico - privato. Poiché il project financing prevede un uso intensivo di capitale e le banche a livello mondiale oggi prestano maggiore attenzione all'allocazione del proprio capitale, è possibile che il mercato obbligazionario svolgerà un ruolo sempre più importante”.

I proventi dei green bond sono utilizzati per finanziare progetti ben definiti con un impatto ambientale positivo: la mitigazione dei cambiamenti climatici, la qualità dell'acqua, la biodiversità. “Sebbene il cambiamento climatico non sia in cima all'agenda di Trump, altri settori come l'acqua, la trasmissione efficiente di energia elettrica e l'efficienza dei trasporti su rotaia fanno sicuramente parte dei programmi infrastrutturali, il che potrebbe contribuire a far crescere la popolarità dei green bond” aggiunge Peers.

Passando all’azionario, per Peers è necessario rimanere prudenti. “All'indomani delle elezioni statunitensi, i titoli ciclici e quelli con esposizione alle infrastrutture sono andati molto bene a fronte della previsione, da parte degli investitori, di una rinnovata crescita dell'economia per una maggior spesa infrastrutturale di più lunga durata. Ci vorrà però del tempo prima che i dettagli di tale nuova spesa siano noti e ancor più tempo prima che ciò si traduca in utili per le imprese. Esiste quindi il rischio di una certa delusione rispetto ai prossimi utili trimestrali attesi” sottolinea l’esperto.

Quanto ai titoli tecnologici ed health care, Peers suggerisce di osservarli con un punto di vista “tematico”: “Il recente pullback dei titoli tecnologici e dei titoli legati al settore sanitario può costituire una buona opportunità di investimento a lungo termine, soprattutto nei settori legati alla medicina personalizzata, al trattamento delle malattie legate all'invecchiamento e all'assistenza agli anziani”.

Le utility porteranno sorprese positive? “Con la ripresa delle aspettative inflazionistiche, i tassi di interesse a lungo termine sono aumentati nelle prime settimane successive alle elezioni presidenziali. Di conseguenza, i titoli legati all’andamento dei mercati obbligazionari, come i REIT e le utility, hanno avuto risultati meno brillanti rispetto al mercato azionario. Tuttavia, le utility statunitensi potrebbero essere fra i principali beneficiari di quei fattori che sembrano piacere molto agli investitori oggi: i tagli alla tassazione delle imprese, l'aumento della spesa infrastrutturale con opportunità nel settore dell'acqua e delle smart grid e l'aumento dell'inflazione, poiché i prezzi dell'acqua e dell'energia sono solitamente rettificati” conclude.

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