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12/1/2016
Il 2017 sarà un anno in positivo per il debito dei paesi emergenti sotto il punto dei flussi in entrata. La previsione ottimistica è di James Barrineau (nella foto), co-head di EM debt relative di Schroders. “Pur potendo prevedere una pausa dei flussi verso gli emergenti nel breve termine, nel 2016 non si sono visti forti afflussi da parte degli istituzionali, quindi resta ancora spazio affinché essi aumentino le loro posizioni sull’asset class” spiega.
Per quanto riguarda il debito dei mercati emergenti, tra le opportunità Barrineau cita il Brasile. “I tassi reali restano sopra il 6%. A meno di un aumento significativo della volatilità, dovuto a un dollaro molto più forte e a un maggior impulso reflazionistico legato agli scambi commerciali, le autorità locali dovrebbero essere in grado di continuare sul percorso di taglio dei tassi di interesse” prosegue.
Per Barrineau anche l’Europa emergente offre opportunità potenzialmente allettanti, dato che i paesi di questo gruppo sarebbero meno colpiti dagli effetti di una posizione protezionista da parte degli USA. "Va poi sottolineato che un rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre è ormai scontato nei prezzi, così come, quasi completamente, sono scontati due ulteriori rialzi nel 2017". Per Barrineau è improbabile un ritmo di rialzi più elevato e di conseguenza per l’esperto continuano a esserci opportunità significative in alcuni dei segmenti a più elevato rendimento dell’universo del debito dei mercati emergenti.
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